ARCHIVIO SPETTACOLI
Markheim, C. Deri, Mecenate-Milazzo (2015)
Titolo: MarkheimRegia: Stefano Mecenate
di Carlo Deri
libretto di Carlo Deri
liberamente tratto dall’omonimo racconto di R. L. Stevenson
Markheim Javier Landete
Antiquario Gianni Coletta
Visita e Voce Marta Leung Kwing Chung
Concertatore e pianista Eugenio Milazzo
Regia Stefano Mecenate
CICLO OPERE DA CAMERA
Carlo Deri (1956), compositore, pianista, didatta e librettista, attualmente è docente di Pianoforte e Armonia Complementare alla Scuola di Musica “G. Bonamici” di Pisa, di cui è stato anche Direttore. Interessato da sempre agli aspetti fonici della voce umana, è stato ripetutamente invitato in veste di “voce recitante” in manifestazioni concertistiche di vario genere, soprattutto legate al repertorio contemporaneo. Il suo catalogo spazia dal repertorio orchestrale all’opera lirica e annovera inoltre brani pianistici, cicli di liriche per canto e pianoforte, brani da camera per vari organici.
Markheim è del 2008 ed è ispirata al racconto omonimo di Robert Luis Stevenson, un piccolo e poco noto gioiello narrativo con cui il grande scrittore scozzese anticipò le atmosfere inquietanti e il tema del doppio che svilupperà poi nel suo capolavoro Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde. In Markheim, Stevenson segue la caduta del protagonista, Markheim appunto, che nell’arco di una sola giornata, il giorno di Natale, precipita sempre più in basso passando dal disordine al furto e dal furto all’omicidio. Tutto inizia con il suo ingresso in un negozio per acquistare un regalo per la moglie. Il negoziante gli offre uno specchio, ma Markheim, vedendo la propria immagine riflessa, rifiuta con prepotenza l’oggetto e addirittura, quando il negoziante si piega per prendere qualcos’altro, ne approfitta per pugnalarlo a morte. L’assassino sente dei passi al piano superiore, ma sa che in casa non c’è nessuno, quindi, dopo averci pensato un po’ su, s’appresta a salire intenzionato a rubare i soldi della sua vittima. Giunge quindi al piano di sopra, prende i soldi, ma a quel punto entra un inquietante sconosciuto…