ARCHIVIO SPETTACOLI

    Da Prometeo, De Summa (2020)

    Titolo: Da Prometeo. Indomabile è la notte

    di e con Oscar De Summa
    e con Marina Occhionero, Rebecca Rossetti, Luca Carbone

    produzione Teatro Metastasio di Prato, Arca Azzurra produzioni, La Corte Ospitale

    Io sono il Prometeo di tutti i tempi
    e mi chiedo qual è il vero fuoco da portare agli uomini.

    IL MITO – Prometeo. Il titano che sfidò il potere degli dei, amico dell’umanità e del progresso. Colui che ruba il fuoco agli dei per darlo agli uomini e per questo subisce la punizione di Zeus che invia sulla Terra Pandora, donna bellissima che seduce Epimeteo, fratello di Prometeo. Tramite lei Zeus invia un vaso sigillato, col divieto assoluto di aprirlo. Ma la curiosità femminile di Pandora è più forte dell’avvertimento divino: il vaso viene aperto e da esso fuoriescono tutti i mali che si spargono nel mondo, provocando sciagure al genere umano. A Prometeo, questa volta, è riservata una punizione esemplare: un’aquila, mandata sempre da Zeus, gli infliggerà un atroce supplizio, rodendogli il fegato ogni giorno e lasciando che la notti si rigeneri.
    IN SCENA – Sul palco 4 personaggi: Prometeo, Epimeteo, Pandora e l’Aquila, i rapporti di forza sono i medesimi presenti nel mito.
    Prometeo è Tea, una ragazza che porta il fuoco del progresso, della tecnologia, dell’età, della passione.
    Epi è il fratello di Tea, motivo e causa per lei di dolore per la separazione, per l’inaspettato.
    Pandora è una donna affascinante, seducente, bellissima, che Epi conosce in rete, su un social qualunque.
    E poi l’Aquila, chiamata nella sua traduzione greca Aetòs, che rappresenta la vita quando si manifesta in modo inevitabile, che ci mette costantemente di fronte alle scelte che non riusciamo o vogliamo fare.

    Prometeo ha spesso simboleggiato la lotta del progresso e della libertà contro il potere.
    Prendiamo quindi a prestito una giovane vita che, riconoscendo in sé il fuoco della passione, dell’inclusione, del cambiamento, si ritrova a fare i conti con forze nuove che l’attraversano e la dirigono, la rendono performativa prima e la annichiliscono poi.
    Tea ha il fuoco che portano negli occhi i ragazzi della sua età, crede nel progresso, ne rimane vittima, lotta.

    NOTE DI REGIA
    Donando il fuoco Prometeo decide di cambiare il destino degli uomini.
    Qual è oggi questo fuoco? Il vero fuoco necessario?
    Chi è in possesso di una conoscenza e decide o meno di diffonderla è in posizione prometeica, rischiando con la sua scelta di cambiare il corso della vita di qualcun altro.
    Vi è una parte di noi, indomabile come la notte, che guida in profondità il nostro passare qui e ci rende più o meno consapevoli delle scelte che compiamo.
    Per noi Prometeo è colui che alla notte si arrende, nella notte si ritrova e nella notte incontra l’Altro.
    Da Prometeo. Indomabile è la notte si compone di due binari che scorrono paralleli: da un lato l’apparente pochezza dei giorni spammati su un piano a bassa risoluzione che è la vita stessa nella sua semplicità; dall’altro la poesia, una lente molto speciale di lettura di quegli stessi giorni e di quegli stessi gesti.
    La poesia genera uno choc, una sorpresa che ci permette di essere presenti. Ed essere presenti rivela che fuori di noi c’è l’Altro. La poesia ha a che fare con l’Altro da sé che ci cambia, l’Altro con il quale posso entrare in dialettica, crescere e capire.

    Da Prometeo. Indomabile è la notte prosegue e approfondisce il lavoro e la ricerca di Oscar De Summa avviato con La cerimonia. In entrambi gli spettacoli la cifra stilistica di riferimento è costituita da una contrapposizione costante tra cronaca e quotidiano, tra fatti apparentemente privi di peso e tutto l’indicibile della vita che può trovare come unico conduttore la potenza della poesia, rendendo così l’uomo un collegamento tra cielo e terra. È una possibilità. Una possibilità di comprendere cosa stiamo vivendo.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI