ARCHIVIO SPETTACOLI

    Tempi di reazione, SPAM! (2018)

    Titolo: Tempi di reazione 2018

    Il programma:

    5 dicembre
    Conversazioni sul presente con Roberto Castello
    a seguire: Andrea Cosentino (parola) con Eugenio Sanna (chitarra)
    – breve intervallo –
    a seguire: Enrico Castellani (parola) con Eugenio Sanna (chitarra)

    6 dicembre
    Conversazioni sul presente con Roberto Castello
    a seguire Stefano Questorio (danza) con John de Leo (canto)
    – breve intervallo –
    a seguire Giselda Ranieri (danza) con John de Leo (canto)

    7 dicembre
    Conversazioni sul presente con Roberto Castello e Romano Gasparotti
    a seguire: Teri Weikel (danza) con Nicolao Valiensi (trombone)
    – breve intervallo –
    a seguire: Paola Bianchi (danza) con Nicolao Valiensi (trombone)

    8 dicembre
    Conversazioni sul presente con Roberto Castello e Alessandro Bertinetto
    a seguire: Julyen Hamilton (danza e vocalità)
    – breve intervallo –
    a seguire: Alessandra Moretti e Mariano Nieddu (danza) con Julyen Hamilton (pianoforte)

    9 dicembre
    Conversazioni sul presente con Roberto Castello e Stefano Zenni
    a seguire: Charlotte Zerbey e Alessandro Certini (danza sul silenzio)
    – breve intervallo –
    a seguire jam session con: Tristan Honsinger (violoncello), Eugenio Sanna (chitarra), Nicolao Valiensi (trombone)

    Non uno spettacolo, ma una rassegna di incontri con performance di improvvisazione.

    Torna dopo 9 anni “Tempi di reazione” la rassegna dedicata all’improvvisazione…
    Sarà un caso? Difficile dirlo perché l’idea di rispolverare questo progetto dopo tanto tempo, per quanto la scelta di riprendere il nome non sia affatto innocente, discende da un insieme di fattori.
    Primo fra tutti la constatazione che alla fine del secondo decennio del secondo millennio l’età media dei maestri dell’improvvisazione inizia ad essere alta, il tempo passa e i beni e i saperi orali, come l’improvvisazione, sono destinati a scomparire con chi li pratica.
    Anche la constatazione che decenni di politica sciagurata hanno trasformato la cultura in un fenomeno meramente economico, ha però giocato un ruolo non secondario. Portare infatti l’attenzione su quanto di meno commerciabile si possa pensare, come la nobilissima arte dell’improvvisazione, è anche un gesto garbatamente polemico che – almeno nelle intenzioni – mira a ricordare che l’arte è per definizione una pratica sostanzialmente improduttiva che serve ad accrescere il sapere collettivo e niente più.
    Non è forse un caso infatti che non capiti quasi più di sentire di situazioni in cui il pubblico possa incontrare il pensiero e la pratica dei maestri dell’improvvisazione nell’unico contesto in cui abbia senso, cioè non su youtube, DVD, spotify o mp3, ma nel luogo e nel momento in cui avviene.

    Tempi di Reazione è l’occasione per una riflessione non frettolosa su cosa l’improvvisazione è, e cosa rappresenta sul piano estetico e politico ed è anche l’opportunità per incontrare il lavoro di alcuni degli artisti che hanno rappresentato e rappresentano a livello internazionale la storia dell’improvvisazione in musica e danza come Tristan Honsinger, Julyen Hamilton, Eugenio Sanna, Alessandro Certini e Charlotte Zerbey, ad artisti come Enrico Castellani (attore), Andrea Cosentino (attore), Giselda Ranieri (danzatrice), John de Leo (cantante), Stefano Questorio (danzatore), Nicolao Valiensi (musicista), Teri Weikel (danzatrice), Paola Bianchi (danzatrice), Mariano Nieddu (attore), Alessandra Moretti (danzatrice).

    Ciascuna serata, dopo un piatto caldo e un bicchiere di vino, prevede un doppio spettacolo introdotto da una conversazione fra Roberto Castello e intellettuali che sulla performance e l’improvvisazione hanno scritto cose importanti come Alessandro Bertinetto, Romano Gasparotti e Stefano Zenni.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI