ARCHIVIO SPETTACOLI
Tu meur(s) de terre, Hamdi Dridi (2017)
Titolo: Tu meur(s) de terre
coreografia e interpretazione: Hamdi Dridi
collaborazione: David Millemann (compositore presso il Pont Superieur di Rennes/Dipartimento musica), Marine Oger e Jean-Charles Bessonneau (Club photo d’Angers)
immagine: Maxime Avon
con il sostegno di: CNDC d’Angers, Hafiz Dhaou/Chatha Compagny, William Petit/Fabrik Nomade Company
Gianni Joseph, Seifeddine Manai/Brotha di Another Motha Compagny
durata: 30′
Progetto Focus Young Arab Choreographers
Il progetto nasce con l’obiettivo di facilitare la mobilità, il dialogo interculturale e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti arabi e le realtà del territorio italiano, realizzando momenti di incontro, sessioni di lavoro e serate di spettacolo.
Tra maggio e ottobre 2017 il Focus programma all’interno dei diversi progetti artistici, festival, manifestazioni, residenze, delle undici strutture aderenti al network, sette giovani coreografi provenienti da paesi del bacino del Mediterraneo: Sharaf Dar Zaid (Palestina), Bassam Abou Diab (Libano), Hamdi Dridi (Tunisia), Mounir Saeed (Egitto), Charlie Prince (Libano), Jadd Tank (Libano), Guy Nader (Libano).
Ai giovani artisti, selezionati all’interno della BIPOD-Beirut International Platform of Dance, e in collaborazione con Maqamat Dance Theatre di Beirut, il MIBACT e il MAEC, viene offerta una tournée che attraversa l’Italia da Torino a Matera e la possibilità di sperimentare i propri spettacoli, condividere le proprie poetiche e approfondire all’interno di residenze artistiche la propria ricerca, incontrando pubblici, spazi e contesti molto diversi tra loro.
Le strutture che hanno aderito al progetto sono da anni impegnate nel dare pensiero oltre che visibilità alle molteplici pratiche e poetiche della danza contemporanea:
ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo / Festival Corpografie – Pescara; Associazione Armunia / Festival Inequilibrio – Rosignano Marittimo; Associazione Basilicata 1799 / Festival Città delle 100 scale – Potenza e Matera; Associazione Danza Urbana / Festival Danza Urbana – Bologna; Associazione Culturale Mosaico Danza / Festival Interplay – Torino; Associazione Triangolo Scaleno / Festival Teatri di Vetro – Roma; C.L.A.P.Spettacolo dal vivo / La Strada Festival Internazionale – Brescia; Anghiari Dance Hub – Anghiari – Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee / Festival Fabbrica Europa – Firenze; Inteatro Festival / Marche Teatro – Polverigi e Ancona; LaMamaUmbria International – Spoleto
Danzo mio padre…un imbianchino.
Per danzare i miei ultimi ricordi, resuscitando la sua presenza fisica, nel suo posto di lavoro ricoperto di cartone. Tu, che mi guardi, mio padre ti sta raccontando la sua storia attraverso le mie braccia. Io danzo il dolore con serenità, trasformando il tumore in poesia. Tra Dio e l’essere umano, un padre e suo figlio, il cielo e la terra, il suono e il movimento, Lui mi sta guardando ora. Il nostro duo mi permette di accettare la sua scomparsa, sapendo che ci rivedremo sicuramente, un altro giorno.
Hamdi Dridi
Danzatore tunisino, Hamdi Dridi inizia la sua formazione a Tunisi presso la compagnia Sybel Ballet Théâtre sotto la direzione di Syhem Belkhodja. Prosegue i suoi studi con Maguy Marin nel 2010 e presso il CNDC di Angers nel 2013. Sensibile alla musicalità vocale, il testo narrato prende un posto di rilievo nella sua ricerca, attraverso la quale emerge il tentativo di controllare il corpo per sviluppare una qualità di resistenza fra il movimento e la scena. Oggi Dridi sta perfezionando il suo lavoro coreografico con un Master presso l’Institut Chorégraphique International ICI-CCN di Montpellier (2015-2017), continuando a esibirsi sulla scena francese, magrebina e in altri contesti internazionali.