ARCHIVIO SPETTACOLI

    Ultimo Chisciotte, Teatro Del Carretto (2018)

    Titolo: Ultimo Chichotte
    Regia: Maria Grazia Cipriani

    liberamente tratto da Miguel De Cervantes
    adattamento e regia Maria Grazia Cipriani

    con Matteo De Mojana, Stefano Scherini

    assistente alla regia Jonathan Bertolai
    musiche Giacomo Vezzani
    luci Fabio Giommarelli
    oggetti di scena e costumi Cecilia Sacchi e Giacomo Pecchia
    segretaria di compagnia Michela Betti

    produzione Teatro Del Carretto

    «Sognare il sogno impossibile
    Raggiungere la stella irraggiungibile
    Amare in modo casto e anche da lontano
    Combattere per ciò che è giusto
    Tentare quando le braccia sono troppo stanche
    Essere disposti a marciare all’inferno
    Per una divina causa
    …Seguire quella stella
    Non importa quanto sia priva di speranza
    Non importa quanto distante…»

    Ultimo Chisciotte insegue l’utopia del romanzo cervantiano facendola giocare con la realtà. Si apre il sipario sul fascino e la dannazione di quell’uomo che, come nel testo di Cervantes, si fa attore e personaggio per misurarsi con il polverio del palcoscenico come con quello delle cose e del mondo, perduto tra la realtà rappresentata e quella autentica.

    Sancio è un giovanissimo “servo di scena” leggero come un folletto, che cerca di capovolgere i valori del padrone dimostrando che ogni linea dritta nasconde un rovescio storto. Il suo percorso lo vede lentamente abbracciare il valore chisciottesco, come un discepolo che ha imparato e amato una lezione di vita dal proprio maestro fino a farla sua. E farsi lui stesso ultimo Chisciotte, in un inno alla rinascita dell’utopia. Mentre l’impareggiabile Dulcinea, unica signora dei più segreti pensieri, primo oggetto del desiderio, è la donna che non esiste, puro e doloroso miraggio.

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