Dev’esser la Quaresima: dopo una settimana ad altissima intensità teatrale, rieccoci con una sette giorni di apparente quiete. Non che manchino opportunità per veder qualcosa, ma, insomma, ci saremmo aspettati di più. Tenete d’occhio il Calendazzo, però, ché vi daremo solo dei consigli selezionatissimi.
Lucca e provincia – Storie, musica, risate e performance
Apriamo con la provincia: torna in scena, questa volta alle Scuderie Granducali di Seravezza, Quello che non ho…, omaggio pasoliniano offerto da Neri Marcorè. Lo vedremmo solo per confermare quel che pensiamo di certe operazioni (matrice costante, la regia di Giorgio Gallione), circa la loro carsica incoerenza politica: vorrebbero essere de sinistra, ma, muovendosi sempre tra il rassicurante e il didascalico, la contraddizione (quasi mai innocente) è presto servita. Ah giusto: per non farsi mancar niente, il riferimento del titolo è a un pezzo bluesy di De André, a completare la collezione di santini (chiariamo: amiamo il cantautore genovese, così come il poeta e regista bolognese; proprio per questo non li vorremmo veder tirare costantemente per la giacchetta). Martedì sera.
Giovedì 22, a Castelnuovo Garfagnana, il Teatro Alfieri ospiterà Questi fantasmi! nella versione diretta da Marco Tullio Giordana, un altro che, quanto a retorica, non ci pare del tutto inattaccabile.
Alle prese con uno dei capolavori di Eduardo, e con la compagnia sua erede, nonché orfana di Luca De Filippo, il risultato può essere comunque interessante. Potremmo farci un pensierino, al limite ricuperandolo a Pisa (Teatro Verdi), dove approderà sabato sera e domenica pomeriggio.
Sempre giovedì sera, il Comunale di Pietrasanta presenta, in prima nazionale, L’idea di ucciderti: ne sappiamo poco, quindi vi rimandiamo alla scheda evento, senza copiaincollare caprinamente. Sinora, è la cosa che ci incuriosirebbe di più.
Venerdì a Barga (Teatro dei Differenti) arriva Il giro del mondo in 80 giorni di Sotterraneo, progetto nato a Pistoia (assieme a molti altri che, nell’ultimo biennio, Associazione Teatrale Pistoiese ha finanziato, coinvolgendo una serie di ottime compagnie teatrali toscane, come I Sacchi di Sabbia e Gli Omini) e che sposa in modo interessante la dimensione del racconto, del gioco e del teatro, tenendo ben presente, sullo sfondo, uno dei grandi capolavori di Jules Verne. Assolutamente a vedere.
Sabato, ai Rassicurati di Montecarlo, sarà in scena il Maledetta Toscana “ritagliato” e interpretato dal sottoscritto, accompagnato dalla formazione originale del gruppo La Serpe d’Oro (Jacopo Crezzini al contrabbasso, Luca Mercurio alla fisarmonica, Francesco Amadio al mandolino): non è teatroteatro, ma chiacchiera, affabulazione, lettura e canzoni. Una specie di recital, tra Malaparte, Cecco Angiolieri, le ottavine e i canti popolari, a spiegare perché i toscani siano così… intrattabili, agonistici, indomiti. Senza dimenticare la meravigliosa affermazione in proposito di Stanis La Rochelle nella serie Boris (stagione 1, episodio 10). Dite che parlarne si configura come conflitto d’interesse? Forse sì. Quindi non venite, ché il teatro è già pieno. (Scherziamo, qualche biglietto è rimasto).
Infine, sabato e domenica, si torna in scena anche allo Scompiglio, in quel di Vorno: ai consueti orari originali (19.30 di sabato, 18.30 di domenica: comodi per poi riparare al bel ristorante annesso) ecco due repliche per un lavoro piuttosto particolare: M² – Performance partecipata del collettivo romano Dynamis, sorto all’interno del Teatro Vascello e, negli ultimi anni, piuttosto attivo, con progetti originali e interessantissimi. «La performance si interroga, attraverso un gioco con spettatori volontari, sull’uso dell’unità di misura metro quadro. Quale è il confine che intercorre tra umano e disumano nelle declinazioni della nostra quotidianità? Partendo da alcuni casi di naufragio nel Mediterraneo la performance è costruita attorno ad una proporzione tra superficie e persone coinvolte».
Pisa e provincia – Lettere, canzoni e (anche qui) risate
È condensata la settimana teatrale pisana: si parte giovedì sera, al Cinema Teatro Lux, con Lettere d’amore, testo da A.R. Gurney, drammaturgo statunitense, per la regia di Lucia Rea e Luca Oldani, quest’ultimo presente in scena assieme a Marta Paganelli. Storia a due, snodata nel tempo, attraverso le lettere che cristallizzano le attese, gli eventi, la memoria.
La sera dopo, venerdì 23, doppio appuntamento tra Pomarance (Teatro dei Coraggiosi) e Lari (Teatro Comunale), rispettivamente con Mercy, performance coreografica firmata da Francesca Selva (inclusa, qualche tempo fa, nelle programmazioni di SPAM!), e La stanza affittata a tre, ennesimo lavoro “domestico”, da un’idea di Franco Seghizzi per la regia di Loris Seghizzi, protagonisti scenici Walter Barone, Eros Carpita, Gabriella Seghizzi, Iris Barone e Vincenza Barone nel ruolo del capocomico “Raffaelino”. Farsa tutta da ridere e alla quale diamo ben più che una chance.
Detto di Questi fantasmi! al Verdi (Pisa), per sabato e domenica, l’occasione è buona giacché, prima a Bientina (Teatro delle Sfide) poi a Casciana (Teatro Verdi), sarà di scena il bravo e multiforme Alessandro Riccio con il suo Bruna è la notte, uno spettacolo musicalissimo che racconta di localacci, canzoni ignote eppur bellissime, presenze ambigue al suono d’una fisarmonica. Da vedere.
Come del resto, facendo un passo indietro e tornando a sabato presso la Taverna Al Provino di Lari, assolutamente da vedere sono anche Le due di notte, vale a dire Valentina Grigò, eclettica attrice nonché cantante, e Pamela Larese, eclettica cantante nonché musicista: un viaggio tra musica, follia, racconti e invenzioni. Non perdetevelo, se potete.
In passato, ci siamo spesso lamentati, non a torto, di come certo teatro indipendente contribuisse alla propria marginalità per via di una comunicazione poco tempestiva, talvolta sciatta e disorganizzata. Venire a conoscenza, in ritardo, di belle iniziative, anche a noi che ci occupiamo per (non) mestiere di teatro genera una frustrazione profonda, proprio per la considerazione e l’amore che portiamo a quest’arte. Siamo dunque molto contenti di venire a conoscenza, e tosto informarvi, a proposito di TeatrOff – Pink is the new black, rassegna scenica al femminile che unisce realtà produttive e spazi assai intraprendenti: Fuoricentro a Lucca, Mixart, Lumière e Lux a Pisa. Si tratta di un cartellone di sette spettacoli tra febbraio e aprile, in un felicissimo connubio di forze, esperienze e persone che si dedicano al teatro.
Primo appuntamento, domenica 25 sera sotto la torre pendende, in via Bovio presso il polo multifunzionale Mixart: l’inaugurazione del programma spetta a Caterina Simonelli con il suo Real Lear, che ci piacerebbe rivedere, dopo il debutto camaiorese della scorsa primavera. Al di là di tutto, la notizia della rassegna è molto bella, il programma è interessantissimo e cercheremo di documentarlo nel miglior modo possibile. Intanto, vi rimandiamo al sito ufficiale dell’iniziativa, sperando di vederci, appunto, domenica sera.
Oltreconfine – Firenze, Prato, Pistoia
A Firenze, proseguono le repliche, in quel di Rifredi, per Il principio di Archimede, testo di Josep Maria Miró, regia di Angelo Savelli, da martedì sino a domenica.
Al Florida, nelle sere di martedì e mercoledì, segnaliamo invece Frame, firma di Alessandro Serra, ispirato «all’universo pittorico di Edward Hopper. […] Nessun evento sensazionale. Semplicemente un attimo in cui tutto cambia, senza clamore. Figure sempre ai margini di una soglia: una finestra, una vetrina di un bar, l’uscita di sicurezza di un teatro, un sipario socchiuso, una porta, il finestrino di un treno. In cerca di luce. Mentre fuori la vita, ferma, incombe. Deserte le strade, quieti gli oceani. E gli alberi, accesi dal sole, fanno schiera e creano sentieri bui».
Breve passaggio su quello che offre il convento fuori dai nostri “confini”: partiamo da Prato, dato che al Fabbricone, da giovedì a domenica, sarà di scena L’allegra vedova, un invitantissimo café chantant con protagonista la brava Maddalena Crippa: ricordiamo l’attrice già alle prese con teatro e musica, per un Gaber tra i rarissimi (E pensare che c’era il pensiero, circa cinque anni fa) che ci parve “onesto”. Può valer, dunque, la pena.
Sabato sera al Funaro (Pistoia) sarà la volta di R.OSA 10 esercizi per nuovi virtuosismi, bell’assolo scenico di Claudia Marsicano, diretto da Silvia Gribaudo, che abbiamo visto a SPAM! qualche mese fa, ma di cui abbiamo, ahinoi, mancato di scrivere. Performance divertente, simpatica, forse un po’ troppo furbina, per un lavoro che è senz’altro ben pensato e molto bene realizzato da una delle migliori interpreti della scena italiana. Andate senz’altro.
Se non vi bastano queste dritte, controllate il Calendazzo, e se non vi basta ancora, buona fortuna, ché le informazioni sugli spettacoli teatrali sono chiare quanto i programmi elettorali.
Buona settimana e fate perbenino.