Riceviamo e pubblichiamo:
La nuova stagione teatrale 2015-2016 del Teatro Eduardo De Filippo di Cecina, organizzata da Fondazione Toscana spettacolo onlus in collaborazione con il Comune, presenta un cartellone di eccellenze per rispondere al crescente bisogno di tradurre la complessità dell’oggi.
Infatti, artisti e registi tra i più importanti della scena nazionale si alterneranno per raccontare storie che appartengono alla società moderna e contemporanea: tra gli altri interpreti, Rocco Papaleo, Cinzia Leone, Sandro Lombardi, Caterina Guzzanti, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton, Federico Tiezzi, Valerio Binasco.Otto spettacoli (di prosa e danza) per conoscere il presente guardando al passato; otto serate per riflettere, emozionarsi, con leggerezza, ironia, profondità sul fil rouge dei grandi anniversari: dal centenario dello scoppio della prima grande guerra al quarantesimo della morte di Pasolini.
Una stagione che sfida la crisi: anche quest’anno l’amministrazione comunale ha scelto di mantenere i costi invariati. I prezzi dei biglietti e degli abbonamenti sono alla portata di tutti, a conferma dell’attenzione per lo spettatore e per le famiglie. Biglietti: posto unico intero 12 euro, ridotto 10; abbonamenti (a otto spettacoli): posto unico intero 72 euro, ridotto 60). Vendita abbonamenti attiva dal 9 novembre al 9 dicembre.Si inizia giovedì 10 dicembre (ore 21, come per tutti gli spettacoli) con DUE PARTITE sull’identità femminile. La regista Paola Rota porta in scena il testo di Cristina Comencini insieme a un quartetto di brave e brillanti attrici: Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Giulia Bevilacqua.
Venerdì 15 gennaio è di scena la comicità di Rocco Papaleo con UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE, uno spettacolo di teatro-canzone con musica dal vivo. Accompagnato da una band di quattro elementi, l’autore-attore ci conduce per mano nella sconnessa avventura del ricevere senza domandarsi, dell’accogliere senza chiedere, del lasciarsi trasportare senza mettere in discussione proprio del Sud.
Sandro Lombardi e David Riondino si ritrovano (a distanza di dieci anni dal primo debutto) intorno alla Commedia dantesca. INFERNO NOVECENTO, venerdì 29 gennaio, nasce da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi che mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno dantesco con grandi icone del Novecento, costruendo un racconto visionario e appassionante attraverso l’anomalo, tremendo secolo appena trascorso.
L’avventura continua, sabato 6 febbraio, con Cinzia Leone che ci conduce su DISORIENT EXPRESS, per esplorare le possibilità del web ed i suoi nuovi scenari democratici. Un viaggio in una umanità varia e confusa travolta da informazioni in continuo mutamento, da notizie dette in tv e smentite poco dopo sul web. Divertimento allo stato puro!
Dal rumoroso disorientamento moderno, dove tutti sono liberi e connessi, si passa, venerdì 19 febbraio, a quello opposto, privo di parole, proprio di una condizione di costrizione e isolamento. In SILENZI DI GUERRA l’attore pisano Renato Raimo, accompagnato dalla musica del maestro Marco Lo Russo, ci trasporta per mano, con umanità e crudeltà, nei tunnel e nelle trincee del primo conflitto mondiale.
Martedì 1 marzo il regista Valerio Binasco mette in scena PORCILE di Pasolini. La compagnia del Metastasio si cala nella Germania del dopo-guerra, mostrandoci una società post nazista in cui la borghesia ha preso pieno possesso del potere e lo gestisce nel suo modo globalizzante di intendere la democrazia.
Sale sul palco, martedì 15 marzo, un grande cast di attori – Umberto Orsini, Massimo Popolizio (anche regista), Alvia Reale, Elia Schilton – per un testo di Arthur Miller, IL PREZZO. Incomprensioni, menzogne e perdita improvvisa del benessere sono i temi, tremendamente attuali, dello spettacolo che fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ’29.Chiude la stagione, venerdì 1 aprile, lo spettacolo DAL PROFONDO DEL CUORE della compagnia Kaos, Balletto di Firenze. Ispirati dai lavori di Gian Lorenzo Bernini, Antonio Canova e dal contemporaneo Enrico Ferrarini, i coreografi Roberto Sartori, Christian Fara e Paolo Arcangeli si servono della danza per liberare lo spirito che la scultura ha imprigionato, per uno spettacolo carico di sentimento.
Informazioni:
Teatro Comunale Eduardo De Filippo
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