Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Materia Prima, la rassegna ideata da Murmuris Teatro, nell’ambito della multi-residenza che anima il Teatro Cantiere Florida di Firenze, ospiterà un focus dal titolo SCENA LIBERA-riflessioni dal carcere, una settimana di appuntamenti tra spettacoli e incontri che avranno luogo al Teatro Cantiere Florida, alla Casa Circondariale di Sollicciano e alla Sala degli Specchi di Palazzo Medici Riccardi.
Martedì 14 marzo, ore 21:00 nella casa circondariale di Sollicciano-Scandicci, andrà in scena lo spettacolo Dal carcere con gli attori/detenuti della Compagnia di Sollicciano/ KRILL TEATRO guidati da Elisa Taddei. Lo spettacolo (i cui posti sono già esauriti) nasce da una necessità: raccontare a chi sta fuori come funziona o non funziona il carcere in Italia; cosa vuol dire vivere in un luogo che di fatto sembra avere difficoltà a rispettare la sua funzione rieducativa, raccontarlo attraverso lo sguardo di chi è detenuto.
Mercoledì 15 marzo nella Sala degli Specchi, alle 16:30, si terrà l’incontro Detenzione e Recupero. La cultura salva. Sul tema della detenzione, su come e fino a che punto la cultura, e più in generale ogni esperienza artistica in carcere, diventi un elemento importante nel percorso della rieducazione di una persona reclusa. Le statistiche dicono chiaramente che le carceri italiane non sono un luogo di rieducazione ma spesso un girone infernale in cui chi delinque torna. L’incontro non vuole essere una vetrina di esperienze virtuose né un dibattito autoreferenziale tra esperti del settore, ma un’occasione di dialogo tra chi ancora ha fiducia nella giustizia per riflettere sul perché nel nostro paese il sistema carcerario sembra avere difficoltà a rispettare il codice 27 della Costituzione che enuncia: “le pene […] devono tendere alla rieducazione del condannato”.
Alle 18:30 andrà in scena un altro frutto del lavoro di Elisa Taddei con i detenuti del Carcere di Sollicciano, il monologo Malesigu. Malesigu in dialetto sardo vuol dire maligno bizzarro, irrequieto, vivace. Malesigu è uno spettacolo biografico che racconta la storia di Massimo Bono, attore detenuto della Compagnia di Sollicciano che decide di parlare della sua infanzia e di raccontarla così come è stata, fatta di lotte, fughe, punizioni, vendette. Il filo della narrazione è teso e attraverso la memoria del racconto si assiste al tentativo di dare un senso a chi sono io oggi. L’attore riporta in vita gli altri personaggi di questa storia, il padre, la nonna, la maestra, gli amici di infanzia, i compagni di scuola; grazie alle loro voci il tono drammatico della narrazione trova, nell’ironia, un respiro. Un lavoro teatrale che mescolando il dialetto sardo alla lingua italiana, ci parla anche di un mondo fatto di tradizioni e credenze popolari.
Giovedì 16 marzo ore 21:00 al Teatro Cantiere Florida, andrà in scena Proteggimi con i detenuti della casa circondariale di Prato. Uno spettacolo realizzato all’interno del carcere maschile di Prato, dove negli ultimi nove anni Teatro Metropopolare ha creato una residenza artistica ideale, in cui allievi-attori detenuti e professionisti dello spettacolo si incontrano tutto l’anno, portando avanti un rigoroso processo di ricerca. Questo spettacolo trae spunto dall’opera del drammaturgo statunitense Tennessee Williams e, in particolare, dai personaggi del celebre A streetcar named desire (Un tram che si chiama desiderio). Ne è nato uno spettacolo sulla fragilità delle relazioni e sulla perdita.
Ancora al Teatro Cantiere Florida, venerdì 17 marzo ore 21:00 vedremo Come un granello di sabbia. Giuseppe Gulotta, storia di un innocente, una produzione Mana Chuma Teatro, spettacolo della selezione In-box 2016, che racconta la vicenda dolorosa ed emblematica di un uomo ingiustamente detenuto. A diciotto anni Giuseppe Gulotta, giovane muratore, viene arrestato e costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri ad “Alkamar”, una piccola caserma in provincia di Trapani. Il delitto nasconde un mistero: servizi segreti e uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, trafficanti di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Gulotta ha vissuto ventidue anni in carcere da innocente e trentasei anni di calvario con la giustizia. Non è mai fuggito, ha lottato a testa alta, restando lì come un granello di sabbia all’interno di un enorme ingranaggio. Fino al processo di revisione (il decimo, di una lunga serie), che lo ha definitivamente riabilitato. Salvatore Arena e Massimo Barilla ci attirano in questo vortice raccontando di Giuseppe la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, ma anche l’irriducibile e cocciuta speranza in un restituzione finale della propria identità.
Sabato 18 marzo alle ore 21:00, al Teatro Cantiere Florida, Catalyst / Versilidanza proporranno Il conte di Montecristo di Italo Calvino, con Riccardo Rombi e Angela Torriani Evangelisti. Montecristo, ultimo dei racconti deduttivi de “Le Cosmicomiche”, diventa una partitura per attore, voce e movimento. I corpi traducono le parole del racconto attraverso geometrie nello spazio, fino a ricreare la fortezza di IF sull’isola di Marsiglia, nella quale il conte di Montecristo è imprigionato. I suoi tentativi di fuga sono un flusso ininterrotto di pensieri e di immagini, di calcoli e ipotesi, di riflessioni e soluzioni per evadere insieme al suo compagno di prigionia, l’abate Faria, suo alter ego, che scava ininterrottamente cunicoli e gallerie, alla ricerca di una via di evasione. In un crudele gioco delle probabilità di fuga da una vita/fortezza, Calvino/Montecristo scrive alcune tra le pagine più intime e più lucide della sua produzione letteraria.
TEATRO CANTIERE FLORIDA VIA PISANA 111/ROSSO 50143 FIRENZE
INFO E BIGLIETTERIA da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18
tel 0557135357/ 0557130644 prenotazioni@cantiereflorida.it
Biglietti interi 15 euro, Ridotto 12 euro, Studenti 9 euro
Lo spettacolo Malesigu è a ingresso gratuito ma è consigliabile la prenotazione.
Ufficio stampa Elisabetta Cosci – Filippo Figone mob. 339 5711927 / 333 2652638