Occhio al Calendazzo e vediamo cosa propone la settimana.
Lucca e provincia – Riflessioni al femminile, viaggi e briscola
Iniziamo da martedì con Tutta casa, letto e chiesa a Camaiore (Teatro dell’Olivo): spettacolo in tre monologhi scritto nel 1977 dalla coppia Dario Fo–Franca Rame e portato in scena, adesso, da Valentina Lodovini con la regia di Sandro Mabellini. Una riflessione, cui non mancano ironia e ritmo, ancora attuale (e necessaria) sulla condizione della donna. Consigliamo.
La sera successiva ci spostiamo a Barga (Teatro dei Differenti) dove andrà in scena Uno zio Vanja, riadattato da Letizia Russo e diretto e interpretato da Vinicio Marchioni. Al suo fianco in scena, Francesco Montanari, che i più attenti di voi riconosceranno come Il Libanese della serie televisiva Romanzo criminale. Su questi schermi ne abbiamo già scritto, senza troppo entusiasmo. Vi rimandiamo agli sguardazzi delle arlecchine Francesca Cecconi e Gemma Salvadori.
Giovedì torniamo nella piana lucchese, a Capannori. Lo spazio culturale Artè ospiterà il reading Ulisse ed io: testo, affidato alla voce di Sebastiano Somma, tratto dall’Odissea di Omero e riadattato e diretto da Alessandra Pizzi. Ancora una riflessione sul femminile in cui l’autrice si propone di affiancare al classico tema del viaggio l’indagine sulla figura di Penelope, troppo spesso relegata a simbolo della pazienza e della devozione. La regista non è nuova a tematiche mitologiche e riscritture dei testi classici: siamo incuriositi.
La sera di venerdì, appuntamento per gli appassionati della serie televisiva I delitti del BarLume: a Viareggio (Teatro Jenco) troviamo La briscola in cinque, spettacolo tratto dall’omonimo libro di Marco Malvaldi, primo capitolo della fortunata saga ambientata nell’immaginaria Pineta. Un giallo tutto toscano diretto e riadattato da Andrea Bruno Savelli.
Terminiamo la settimana lucchese con due appuntamenti.
Tre recite, da venerdì a domenica, al Teatro del Giglio, di The Deep Blue Sea, dell’inglese Terence Rattigan, interpretato da Luisa Ranieri e diretto da Luca Zingaretti. Anche qui troviamo un ruolo femminile importante, inserito in una pièce sulle infatuazioni e gli innamoramenti che sconvolgono mente e cuore: leggiamo nelle note «cosa siamo capaci di fare per inseguire l’oggetto del nostro amore?».
Di Zingaretti come attore scrivemmo già nel 2016 (qui lo sguardazzo), chissà se stavolta scriveremo del suo lavoro da regista.
Domenica, in doppia replica pomeridiana, a Vorno (Tenuta dello Scompiglio), vi segnaliamo Io e niente, spettacolo dedicato ai bambini di Teatro Gioco Vita. Ne sappiamo poco, ma la fusione in scena di ombre e attori stuzzica il nostro lato più infantile e ci fa sperare in un lavoro poetico e diverso dal solito. Inoltre, della compagnia abbiamo parlato, entusiasticamente, in un’occasione legata al Lucca Teatro Festival, nel 2015. Insomma: consigliatissimo.
Pisa e provincia – Tra comicità, balletto e canto
Affacciamoci sulla scena pisana, dove proposte interessanti iniziano già lunedì a Bientina (Teatro delle Sfide): Nel nome mio, ad opera del clownesco Andrea Kaemmerle. L’opera nasce dalla riflessione sulla trasformazione dei nomi propri in aggettivi, e confidiamo abbia uno sviluppo interessante. «Una serata dove il gusto per le parole e la loro nascita si abbraccia ad una tecnica di immagini romantica e leggera», recitano le altisonanti note di regia: siamo affascinati. Di Kaemmerle ci fidiamo, e consigliandovi questo spettacolo vi rimandiamo al questionazzo che gli sottoponemmo anni fa.
Martedì a Pisa (Teatro Nuovo), vi segnaliamo Maryam, per vari motivi: intanto, perché si tratta del ritorno in scena del progetto Teatri di Confine, peraltro a Pisa, dove vi furono le prime edizioni di una manifestazione esportata, negli anni, in altre città toscane. A impreziosire, poi, questo debutto, il fatto che in scena troveremo Ermanna Montanari e il Teatro delle Albe (testo di Luca Doninelli; ideazione, spazio, costumi e regia sono di Marco Martinelli e della stessa attrice; musica di Luigi Ceccarelli, suono di Marco Olivieri e disegno luci di Francesco Catacchio), con una produzione che ha debuttato, circa due anni fa, all’Elfo di Milano, ottenendo un importante successo. A occhio, si tratta dello spettacolo più importante della settimana: fate voi.
Saltiamo direttamente a sabato: a Pontedera (Teatro Era) la compagnia Virgilio Sieni presenta Petruška, allestimento di danza contemporanea a partire dal balletto di Igor Stravinsky. Sieni rivisita il tutto concentrandosi sul rapporto tra marionetta e tragedia. La proposta di uno dei più interessanti coreografi italiani contemporanei ci intriga. Vi consigliamo di farci un pensierino, nel frattanto vi lasciamo qui uno sguardazzo del nostro proficuo Vazzaz.
Cascina, dove viene portato sulla scena de La Città del Teatro il nuovo spettacolo della compagnia Bahamut It’s app to you o l’arte del solipsismo, di e con Andrea Delfino, Paola Giannini e Leonardo Manzan.
Lo spettacolo si propone come un “videogioco interattivo”: il difficile compito di muovere i fili della trama per raggiungere una risoluzione ricade su uno spettatore, il quale attraverso una app da scaricarsi su smartphone è tenuto a gestire le indagini che portino il protagonista a svelare i dettagli del suo stesso omicidio.
Ci ricorda un po’ l’ultimo episodio di Black Mirror, serie tv inglese per la quale nutriamo un discontinuo odio-amore, in cui lo spettatore sembra fare le veci del protagonista nel compiere le scelte per lui, salvo poi realizzare che il “sistema” (Netflix in questo caso, la regia per quanto riguarda lo spettacolo) impedisce la libertà tanto del personaggio quanto dell’osservatore, manipolando i desideri e le scelte di entrambi.
Ancora Kaemmerle, ancora Bientina (Teatro delle Sfide), ma la proposta è differente: Sorellamen, la vera storia di tre ragazze finte, spettacolo che vede sul palco Adelaide Vitolo, Irene Rametta, Valentina Grigò e Emiliano Benassai, con un salto indietro nel tempo per parlare, attraverso un richiamo al Trio Lescano, degli anni della seconda guerra mondiale.
Domenica torniamo dunque a Pisa, stavolta al Teatro Verdi, dove ritroviamo le Albe.
Marco Martinelli e Ermanna Montanari presentano Va pensiero, “spettacolo corale” con musiche di Marco Olivieri. In un’atmosfera che si preannuncia patriottica, viene proposta una riflessione sull’Italia odierna o, meglio, sul «pantano delI’Italia di oggi in relazione alla “speranza” risorgimentale inscritta nella musica di Giuseppe Verdi».
Finiamo quindi al Teatro Comunale di Fauglia, dove domenica andrà in scena un classicone: Uno nessuno centomila, del frequentissimo Pirandello, per la regia Alessandra Pizzi: ve ne abbiamo già parlato la scorsa settimana, trovandosi al Teatro delle Sfide di Bientina. Non vi abbiamo assistito, e non abbiamo maggiori informazioni da darvi.
Oltreconfine & lirica – Falstaff, Pennac, Pirandello: stanno tutti male
Se sul fronte più tradizionalmente operistico tutto tace, vi segnaliamo comunque un’occasione più che interessante, venerdì sera, al Teatro Pacini di Fucecchio (FI): Gianfranco Pedullà, incrociando fonti scespiriane e verdiane, presenta una creazione tutta sua dal titolo Falstaff o L’educazione del principe, per le musiche di Jonathan Faralli e con Veio Torcigliani nei panni del protagonista. Siamo molto molto curiosi, con ogni probabilità mancheremo quest’occasione, ma lo attendiamo in quel di Buti (ne riparleremo, contateci).
Restando in quel di Firenze, vi segnaliamo, alla Pergola, la lunga tenitura di I fratelli Karamazov da martedì a domenica: regia di Matteo Tarasco, protagonisti Glauco Mauri e Roberto Sturno. Non è la prima volta che questo allestimento dostoevskiano appare nei consigliazzi, né sarà l’ultima: ha da poco debuttato a Pontedera e la tournée è appena iniziata.
Appuntamento intrigante anche a Prato, Teatro Fabbrichino, Riccardo Goretti, Stefano Cenci e Lorenzo Urciullo presentano Stanno tutti male. Studio collettivo sull’infelicità individuale, con musiche live di Colapesce. Non stiamo nella pelle per scoprire cosa sarà, dato che le prime parole (e pure le uniche che vengono davvero lette) delle note di regia dichiarano: «Al momento ci è difficile dire che forma avrà lo spettacolo». Contiamo di esserci: un’occasione al giorno, da martedì a domenica.
Terminiamo la nostra traiettoria da est verso il mare con due proposte pistoiesi: da venerdì a domenica, al Manzoni, tre recite di Così è (se vi pare) per la regia di Filippo Dini e un cast che vanta, tra gli altri, il talentuoso Giuseppe Battiston. Sì, sappiamo che state già pensando a quanta voglia avete di vedere l’ennesimo Pirandello, ma questa produzione (da poco debuttata a Torino) ha avuto ottime recensioni: non da noi, per adesso, quindi è inutile che perdiate tempo a leggerle. Andate e diteci.
Sempre a Pistoia, in quello spazio interessante che porta il nome di Funaro, venerdì e sabato Daniele Pennac presenta Mio fratello, adattamento teatrale del proprio romanzo in cui lo scrittore è anche interprete, per la regia di Clara Bauer. Non abbiamo mai avuto occasione di vedere Pennac in scena, ma a istinto ve lo consigliamo.
Siamo alla fine, per questa settimana.
Seguiteci: non lo diciamo per noi, lo diciamo per voi.