La settimana a teatro: 13-19 aprile

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Judith-Malina«Winter is coming», per parafrasare un tormentone ben noto agli amanti della serie Game Of Thrones dall’improvvida traduzione italiana (Il trono di spade), al ritorno in onda con la quinta stagione di cui, nella notte appena trascorsa, sono stati trasmessi i primi quattro episodi.
Per quanto concerne noi, in agguato non è l’inverno, al di là del giusto addio da tributare a Judith Malina [a destra] venuta a mancare due giorni fa, ma la prevista penuria teatrale profilata all’orizzonte, causa tramonto delle stagioni regolari, comporterà qualche contromisura, in attesa dei festival di fine primavera/inizio estate. Poco male, restano sempre le serie tv, anche se qualche snobbettino storce il naso: si sa, la volpe disprezza l’uva troppo alta.

Compagnia Krypton, 'Eneide' (ph Guido Mencari)La premessa vale a giustificare una settimana smilza, ma non priva d’interesse. Si parte subito stasera (lunedì 13) nella prestigiosa cornice dell’Opera di Firenze, dove la compagnia Krypton presenterà Eneide – un nuovo canto, rivisitazione del “mitico” spettacolo realizzato nel 1983, reso celebre anche grazie alla partecipazione musicale degli allora ignoti Litfiba. Ottimo approdo per una delle realtà storiche del teatro di ricerca italiano: chissà se Giancarlo Cauteruccio raggiungerà l’imponente spazio a lato delle Cascine con la tramvia da Scandicci; in tal caso, pure la fermata del mezzo pubblico avrebbe una qualche attinenza teatrale, dopo la recente intitolazione a Carlo Monni.
L'ingegner Gadda, Fabrizio Gifuni (M. Caselli Nirmal)Martedì 14 s’inaugura la tre giorni massese (Teatro Pietro Alessandro Guglielmi) per L’ingegner Gadda va alla guerra con Fabrizio Gifuni [a sinistra], di cui abbiamo già detto in precedenza: spettacolo molto bello, magistralmente costruito per impianto sia testuale sia fisico (l’idea è dello stesso attore, la regia del compianto Giuseppe Bertolucci). Massa è una piazza allergica ai critici (che dire? Je piace così), ma non escludiamo del tutto incursioni. Nel frattempo, proseguono le repliche fiorentine (Pergola, sino a venerdì 17) di Il tartufo, regia di Mario Sciaccaluga, protagonisti Tullio Solenghi ed Eros Pagni: dieci date in Fiorenza dopo le sei nella “nemica” Prato non saranno eccessive? Misteri misteriosissimi della programmazione scenica regionale.

Valerio ApreaDa giovedì 16domenica 19, interessante opportunità in quel di Lucca, grazie al Festival del Volontariato organizzato dal Centro Nazionale del Volontariato. Infatti, la manifestazione ospiterà una piccola rassegna intitolata Il teatro dei perché, con tre spettacoli legati al comico [qui la presentazione della kermesse], per quanto con inclinazioni differenti: presso la sede della Fondazione Banca del Monte, il primo spettacolo (giovedì sera) sarà Gola e altri pezzi brevi, di Mattia Torre con Valerio Aprea [a sinistra], seguito, la sera successiva, da Stare meglio oggi di Giacomo Ciarrapico con Carlo De Ruggierifil rouge di questi due titoli, il legame con la serie di culto Boris, dato che autori e attori vi erano coinvolti a vario titolo. Chiude, domenica sera, Antonio D’Ausilio con una serata di cabaret più libero, dal titolo Siamo in o fuori casa?. Gli spettacoli sono tutti alle 21 e a ingresso libero, sino a esaurimento posti. Non è escluso che un arlecchino butti un occhio.

Pinocchio_Marco Caselli Nirmal 4Venerdì 17: nel giorno infausto della tradizione latina. A Forte dei Marmi (LU), presso l’Auditorium Scuola Media Ugo Guidi, la piccola stagione dello spazio versiliese (tre titoli, per altrettante declinazioni della scena contemporanea) con Pinocchio, di Babilonia Teatri, iconoclastica indagine intorno al “Paese dei Balocchi” che è la vita moderna, mediante un teatro che si alimenta di vita nel deflagrante tentativo di ricuperare la propria ineluttabile urgenza. Probabile che un arlecchino sbirci per noi (anzi, per voi).
ObliquomPer il resto, è la provincia di Pisa a farla da padrone: a Pomarance (Teatro dei Coraggiosi), in scena Obliquom, spettacolo a due con Ilaria Pardini e Lucilla Tempesti (autrice del testo), per la regia di Valentina Arru; l’Italia contemporanea viene raccontata, immaginata come se si trovasse su un piano inclinato per uno spettacolo che si avvarrà anche del live painting dell’artista Cevì (al secolo, Cecilia Viganò). Ci piacerebbe inviare un arlecchino, chissà se ci riusciremo.
L'uomo nel diluvio, Valerio MalorniInteressante la proposta di Cascina (La Città del Teatro), con L’uomo nel diluvio di Simone Amendola e Valerio Malorni: indagine sulla contemporaneità (sia sociale, con un occhio al tema della migrazione, sia teatrale, nell’affrontare il problema del rapporto tra attore e personaggio), lo spettacolo è il vincitore del Premio INBOX 2014 e una sguardazzata la meriterebbe senz’altro; anche qui, ci proveremo.
A Bientina (Teatro delle Sfide) si riderà: Scoop!, un altro sguardo (stavolta ironico e disincantato) sul presente, protagoniste due comiche quali Katia Beni e Anna Meacci (coautrici di testo e regia, assieme a Donatella Diamanti); si replica sabato sera.
amletoNon è da meno il più centrale Cinema Teatro Lux di Pisa, sul cui palcoscenico approda Amleto?, della compagnia Macelleria Ettore_teatro al kg. Regista e interprete Carmen Giordano (affiancata per l’occasione da Stefano Detassis), la rivisitazione scespiriana viene declinata come «ricerca nella sottrazione di artificio», dove la dimensione della cruda nudità scenica punta alla massima concentrazione sui punti focali dell’intramontabile tragedia elisabettiana. Non mancheremo, anche perché lo spettacolo andrà in scena la sera successiva (sabato 18) presso il Teatro Colombo di Valdottavo che torna attivo dopo i danneggiamenti subiti qualche settimana fa: gli arlecchini cercheranno di onorare al meglio la ripresa degli spettacoli del grazioso teatro lucchese.
Pontedera, 'Le parole nascoste' (ph sito ufficiale)Infine, ancora nell’entroterra pisano, segnaliamo la ripresa di Le parole nascoste (sottotitolo Open program of the Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards)  presso il Teatro Era di Pontedera. Si tratta di un’indagine d’impianto corale e coreutico che, partendo dai canti degli schiavi negri del sud degli Stati Uniti, ripercorre un’originale traiettoria a ritroso sino a testi e musiche risalenti alla prima cristianità, alla tradizione copta e mediorientale; la regia è di Mario Biagini, non si tratta di un debutto (il lavoro è stato realizzato, ci pare, nel 2013), ma è interessante notare che, in occasione di questo riallestimento, la produzione è attribuita a Fondazione Teatro della Toscana, ossia la nuova realtà scenica coincidente con il Teatro Nazionale di fresca nomina che coinvolge Pontedera e La Pergola di Firenze. Le parole nascoste sarà in scena venerdì, sabato (ore 21) e domenica (ore 18); non ci spiacerebbe affatto darci un’occhiata ed è probabile che lo faremo.

Bergonzoni, NessiPer una domenica quasi completamente sgombra di appuntamenti (caso più unico che raro), sabato 18 appare comunque ben alimentato: ai Differenti di Barga arriva Alessandro Bergonzoni [a sinistra] con Nessi, per una grande chiusura di stagione; lo spettacolo, visto e sguardazzato al suo passaggio fiorentino, rappresenta una gran prova d’attore (non è una novità) unita a un’interessante evoluzione poetica da parte dell’artista bolognese.
Teatro Stabile - AmadeusPeculiare la proposta del Goldoni di Livorno: scritto nel 1978 sulla base di una precedente pièce di Aleksandr Puškin (Mozart e Salieri, 1830), Amadeus dell’inglese Peter Schaffer è stato immortalato nella celebre pellicola di Milos Forman del 1984; a riportare sulle tavole teatrali il testo (tradotto da Masolino D’Amico), Tullio Solenghi, sotto la direzione di Alberto Giusta. Spettacolo che potrebbe valer la pena di uno sguardazzo.
La musica impera anche nella vicina Pisa: al Verdi è di scena Markheim, opera da camera ispirata all’omonimo racconto di Robert Louis Stevenson; sulla base delle note di Carlo Deri (anche librettista) eseguite al pianoforte da Eugenio Milazzo, canteranno Javier Landete, Gianni Coletta e Marta Leung Kwing Chung per la direzione scenica di Stefano Mecenate.
29 Compagnia Loris Petrillo Danza, 'Don Quijote'Ancora a Firenze (Teatro Cantiere Florida), con una prima nazionale: Don Quijote, coreografia e regia di Loris Petrillo, con musiche curate da Pino Basile; il nuovo lavoro di Petrillo s’ispira alle parole di Sancho Panza («Non muoia, signor padrone, non muoia. Accetti il mio consiglio, e viva molti anni, perché la maggior pazzia che possa fare un uomo in questa vita è quella di lasciarsi morir così senza un motivo, senza che nessuno lo ammazzi, sfinito dai dispiaceri e dall’avvilimento») per un inno, corporeo e vitale, alla resistenza, al coraggio e alla reazione rispetto e “contro” la realtà. Non garantiamo di arrivarci, ma dar conto dell’allestimento non ci spiacerebbe affatto.
scalpiccii sotto i platani elisabetta salvatoriCome anticipato, settimo giorno assai leggero, con la sola eccezione di Popiglio (provincia di Pistoia), dove il Teatro Piero Mascagni inaugura il cartellone 2015 ospitando Elisabetta Salvatori e il suo Scalpiccii sotto i platani, affabulazione solistica in cui l’apprezzata narrattrice ricostruisce le ultime, tragiche, ore degli abitanti di Sant’Anna di Stazzema, vittime di uno dei più cruenti e vergognosi eccidi nazisti verificatisi nel nostro paese. Spettacolo intenso che non escludiamo di sottoporre a un eventuale sguardazzo arlecchino.

La settimana si chiude qui, e anche questa volta abbiamo assolto al dovere dell’informazione. In questo, Arlecchino s’ispira alla casata dal leone dorato: «a Lannister always pays his debts».

Tyrion Lannister 'Game of Thrones' 2

Igor Vazzaz
Toscofriulano, rockstar egonauta e maestro di vita, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Scrive, suona, insegna, disimpara e, talvolta, pubblica libri o dischi. Il suo cane è pazzo.

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