La settimana a teatro: 13-19 febbraio

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Un’altra settimana ad alta densità scenica: non ci stupiamo, dato il periodo, quindi procediamo rapidi e passiamo in rassegna le proposte, siano esse o meno contenute nel proteiforme Calendazzo arlecchino.

Da martedì a domenica – Tra Livorno, Lucca e Carrara

Prosegue la tournée di Filumena Marturano, nella versione con Geppy Gleijeses e Mariangela D’Abbraccio per la regia di Liliana Cavani, di cui abbiamo già parlato in precedenza: sei recite in sette giorni, per quanto concerne gli spazi che seguiamo, vale a dire Carrara (Teatro degli Animosi) da martedì a giovedì, Altopascio (Teatro Puccini) il venerdì, la sera successiva, Cecina, casualmente in un teatro intitolato al grande Eduardo, e, domenica, ai Vigilanti di Portoferraio, sull’Isola d’Elba. Niente di rivoluzionario, ma probabilmente apprezzabile. 

Allo stesso modo per quanto si tratti d’un lavoro assai diverso, anche Human, di e con Marco Baliani affiancato a Lella Costa, continua a totalizzar repliche da queste parti, e giovedì sera approderà sulle colline della Mediavalle lucchese, al Teatro dei Differenti di Barga. La sera prima, Baliani sarà a San Gimignano (SI), per portare, al Teatro dei Leggieri, un altro (ci pare il terzo) lavoro ariostesco, ossia Assai furioso Orlando: saremo da quelle parti. 

Occhi puntati su Camaiore, per la serata di giovedì: al Teatro dell’Olivo arriva Come un granello di sabbia, spettacolo dedicato all’incredibile vicenda giudiziaria di Giuseppe Gulotta, vittima d’una vergognosa e ingiusta prigionia: a raccontarla, lui stesso, a margine dello spettacolo che Massimo Barilla e Salvatore Arena (questi anche interprete) hanno dedicato alla sua storia. Una delegazione arlecchina presenzierà. 

Da quando sono venuti a mancare, rispettivamente nel 1999 e 2003, De André e Gaber sembrano divenuti generi a parte e dell’editoria e della scena italiana: lo diciamo da profondi amanti di entrambi, senza essere “puristi”. Ci pare innegabile, però, guardare con sospetto la gran parte delle operazioni che coinvolgono post mortem questi due artisti: ricordiamo un poco convincente tributo gaberiano (perché consolatorio e furbetto) di Neri Marcorè diretto da Giorgio Gallione. I due ci riprovano col cantautore genovese, cui sovrappongono per non farsi mancar niente pure Pasolini; il titolo è Quello che non ho, da un bel blues scritto deandreiano di metà anni Ottanta, e si tratta d’un lavoro in giro da qualche stagione: giovedì toccherà la piazza di Piombino (Teatro Metropolitan), nel fine settimana approderà al Giglio, in quel di Lucca. Qualcuno ne scriverà. 

Tempo di lirica, a Livorno: venerdì e domenica, le tavole del Goldoni ospiteranno Il cappello di paglia di Firenze dato nei giorni scorsi a Pisa: ve ne parleremo prestissimo. 
La sera di venerdì 17, comicità dalle parti di Castagneto Carducci (LI): Paolo Hendel torna in scena con Fuga da via Pigafetta, monologo che riecheggia e prende spunto da uno dei suoi primi “leggendari” spettacoli, Via Antonio Pigafetta, navigatore, nel quale l’artista fiorentino usava lo stratagemma di interloquire con la sua stessa immagine all’interno d’uno schermo. Abbiamo qui una chicca: ecco il video di una vecchia replica tenutasi al mitico Beat 72 di Roma. Era il 1983 e l’attore aveva ancora i capelli. 

Infine, tre proposte, per sabato: al Teatro della Rosa di Pontremoli (MS), ecco Altrove, scritto e diretto da Paola Ponti, con Massimo De Lorenzo, Constance Ponti, Mario Russo. Al Colombo di Valdottavo (LU), un altro debutto assoluto, quello di Michela Innocenti in Etty contro_dramma di donna, lavoro complesso, di cui sappiamo poco o nulla, se non che dovrebbe raccontare (o ispirarsi a) la storia di Etty Hillesum, scrittrice olandese, ebrea, vittima della Shoah. Qualche arlecchino potrebbe esserci. Discorso analogo per Montecarlo (LU), che aspetta Gli Omini con La famiglia Campione: ci pare uno dei primi passaggi “lucchesi” (ricordiamo L’asta del Santo, qualche anno fa, in una rassegna di SPAM!) per uno dei gruppi più interessanti, divertenti e capaci del nuovo teatro italiano. Ne abbiamo parlato varie volte: qui, qui, qui e pure qui… Basterà? Consigliatissimi.

Da martedì a domenica – Pisa e provincia

Piuttosto intensa anche la settimana nell’entroterra pisano: si parte lunedì, a La Città del Teatro di Cascina, con un piccolo “antipasto” in vista di San Valentino, ossia Coppia aperta quasi spalancata in cui Antonio Salines e Francesca Bianco (regia di Carlo Emilio Lerici) riprendono un celebre testo della coppia Fo-Rame.

La settimana cascinese non si ferma qui: giovedì 16 propone D’Annunzio segreto, omaggio al Vate reso da Angelo Crespi, con una nutrita schiera d’attori (Edoardo Sylos Labini, Giorgia Sinicorni, Evita Ciri, Chiara Lutri, Paola Radaelli e Viola Pornaro) diretti da Francesco Sala, mentre sabato (alle 19!), tocca a La peggiore – Storia semiseria sui bisogni dell’adolescenza, a tempo di pioggia e musica, testo di Sofia Assirelli, Mirko Cetrangolo e Cristiano Testa, con Valentina Grigò e Linda Caridi o Sena Lippi, per la direzione di Fabrizio Cassanelli. Scorrendo la locandina, notiamo anche il nome di Donatella Diamanti, ex direttrice artistica dello spazio, e adesso “nemica” del nuovo corso cascinese: che la discutibile collocazione oraria (ore 19 del sabato) sia legata a tutto ciò? 

Facciamo un passo indietro: martedì 14, il Teatro delle Sfide di Bientina ospita un autentico allestimento “a tema” sanvalentinesco: RG La lacrimosa storia di Romeo e Giulietta. Si tratta, evidentemente, d’una riscrittura scespiriana, operata da Loris Seghizzi e potremmo davvero farci un pensierino.

La settimana di Guascone Teatro non finisce qui: sabato sera, a Casciana Terme, in scena Non ce ne importa niente, divertentissima proposta teatral-musicale con Nicola Olivieri, Matteo Minerva e Marco Luglio, rispettivamente Turbina, Elica e Scintilla, riunite sotto la firma collettiva Le Sorelle Marinetti. Assolutamente da vedere. 

Ancora per San Valentino, martedì a Santa Croce sull’Arno e poi a Pisa nella classica doppia recita di sabato e domenica, ecco Laura Morante protagonista di Locandiera B&B, riscrittura goldoniana a cura di Edoardo Erba per la regia di Roberto Andò. In entrambi i casi si tratta di Teatro Verdi: una coincidenza? Non crediamo.   

Domenica, tempo di teatro sportivo (ci piacerebbe parlarne e, magari, presto lo faremo) a Volterra: il Persio Flacco ospiterà un mito della pallavolo italiano, Andrea Zorzi, protagonista, assieme a Beatrice Visibelli, di Avventuroso viaggio a Olimpia (alla ricerca dell’oro perduto), scritto da Nicola Zavagli

Arriva nel fine settimana a Pontedera Danio Manfredini, uno dei più importanti artisti scenici italiani: venerdì sera presenterà il suo Tre studi per una crocifissione, cui seguirà, domenica pomeriggio, Cinema cielo (premio Ubu alla regia nel 2004). Chi scrive, per l’ennesima volta, perderà l’occasione di vedere all’opera l’attore lombardo, ma confida vivamente di leggerne il racconto da qualche arlecchino. Già per Vocazione, pubblicammo due (contrastanti!) recensioni: qui e qui. Andateci.

Oltrecortina – Musica, cinema e letteratura in scena, tra Pistoia, Prato e Firenze

Chiudiamo con una rapida rassegna sulle proposte centro-toscane: il Teatro Cantiere Florida di Firenze si dedica alla musica e alla memoria: prima, martedì e mercoledì, con Volare. Concerto a Domenico Modugno, interessantissimo omaggio a un gigante della canzone italiana; poi, venerdì e sabato, con Yves Montand. Un italiano a Parigi, altro mito, diremmo francese, benché Ivo Livi (nome anagrafico di Montand) fosse nato a Monsummano Terme, tra Montecatini e Pistoia. In entrambi i casi, protagonista sarà l’apprezzato Gennaro Cannavacciuolo. Ci piacerebbe vederlo. 

Negli stessi giorni, ma in tenitura sino a domenica, la Pergola propone Sorelle Materassi, toscanissima versione teatrale dell’indimenticabile romanzo di Aldo Palazzeschi a cura di Ugo Chiti. In scena, un gran bel trio: Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati. Lo vedremmo davvero volentieri. 

Ritorna in Toscana anche la Casa di bambola curata da Roberto Valerio: dopo una fortunata tournée e il debutto pistoiese dello scorso anno (ne parlammo qui), il bell’allestimento ibseniano con Valentina Sperlì, Danilo Nigrelli, lo stesso Valerio, Massimo Grigò e Carlotta Viscovo sarà di scena al Metastasio di Prato, da giovedì a domenica
E ancora: il Teatro Studio di Scandicci programma, venerdì e sabato, Hitchcock, che ci pare un divertissement intorno a uno dei veri maestri del cinema mondiale, mentre il weekend pistoiese è contraddistinto dalle tre repliche, al Manzoni, di Odissea A/R, ultima fatica di Emma Dante che dirige il larghissimo gruppo di attori allievi della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo di Palermo. Chissà. 

Chiudiamo ancora con Firenze, e il Teatro di Rifredi: da mercoledì a venerdì, i già citati Omini tornano in scena con il già citato L’asta del santo, mentre, sabato 18 e domenica 19, sarà la volta del dibattutissimo Fa’afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro, “pericolosissimo” spettacolo “gender” di cui via abbiamo detto qualcosa nei giorni scorsi, a margine delle polemiche sollevate a Pisa e Lucca. Andateci, quanto a noi, faremo in modo che qualche arlecchino ce lo racconti. 

Che dire? Nulla. L’imbarazzo della scelta c’è: andate a teatro.

Igor Vazzaz
Toscofriulano, rockstar egonauta e maestro di vita, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Scrive, suona, insegna, disimpara e, talvolta, pubblica libri o dischi. Il suo cane è pazzo.

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