Ancora qui, in attesa dei festival autunnali (a breve Contemporanea Prato), registriamo una sette giorni avida di opportunità sceniche “convenzionali”, ma senza dubbio interessante per tutti coloro che abbiano voglia di vedere qualcosa di diverso dal solito.
Da martedì 15 a domenica 20 − Tutti in Mutande al Fabbricone (Prato)
Devono essere giorni convulsi, in quel di Prato: tra la chiusura del programma di Contemporanea, le vicissitudini organizzative e politiche (da tempo vorremmo intervistare qualche pratese sul FUS: finiremo per chiedere in zona Chinatown), la retrocessione da Stabile a TRIC, la prima nazionale di Le mutande, testo di Carl Sternheim, con i bravi attori della compagna del Metastasio (Valentina Banci, Fabio Mascagni, Elisa Cecilia Langone, Francesco Borchi, cui si aggiunge lo scandiccese Fulvio Cauteruccio), è passata quasi in sordina. A pochi giorni dal debutto, ci sembra mancare un’immagine di locandina e, dunque, abbiamo pensato di rimediare noi (non ce ne vogliano in riva al Bisenzio), con un’autentica reliquia regale.
Quanto allo spettacolo (di cui abbiamo reperito in extremis una foto di scena): la regia è del giovane pratese (così da comunicato stampa, a noi risulta del 1979 e con un lungo apprendistato all’estero; domanda: quando si smette di essere giovani?) Luca Cortina, con l’intramontabile Paolo Magelli nel ruolo di Dramaturg.
Sternheim è autore tedesco di primo Novecento, e Le mutande (originale Die Hose, la cui traduzione sarebbe Il pantalone, ma anche in francese la versione è La culotte) un testo del 1911, primo tassello di una tetralogia che comprende Lo snob, 1913 e Il fossile, presenta una satira affilatissima sulla società teutonica dell’epoca, la sua borghesia paludata e il proletariato in ascesa, in una sorta di preludio per le sventure prossime a venire. Cercheremo in ogni modo di prendere visione (e raccontarvi) d’un testo che, non c’è niente di male, non conosciamo.
Da venerdì 18 a domenica 20 − Grosso guaio… e Multiversi al Lux (Pisa)
Il Cinema Teatro Lux, a Pisa, in piazza Santa Caterina, è un posto particolare: sala non molto ampia, polifunzionale, gestita con caparbio coraggio e una buona dose di fantasia.
Vi abbiamo visto varie cose, nel tempo (ricordiamo Daniele Timpano, forse con Ecce Robot, l’Amleto del Teatro del Carretto e, un anno fa, Lisciami con Andrea Kaemmerle e I Gatti Mezzi, di cui abbiamo anche scritto), e apprezziamo davvero l’ambiente, per quanto non lo si pratichi con frequenza («Esco di rado e parlo ancora meno», citando il Poeta).
Da venerdì a domenica, lo spazio pisano ospiterà una manifestazione interessante: MULTIVERSI. PAROLE SUONI GESTI, rassegna «sulle scritture ad alta voce, a cura di Fabrizio Bondi e Paolo Gervasi». Incontri, musica, reading (citiamo la presenza di Patrizia Valduga, sabato alle 18), e uno spettacolo dei Sacchi di Sabbia in collaborazione con Sant’Andrea Teatro, ossia quel Grosso guaio in Danimarca (testo di Giovanni Guerrieri, regia di Angelo Cacelli, con Marco Azzurrini ed Enzo Illiano), che abbiamo visto e recensito qualche anno fa. Non è esclusa una puntata pisana, nella fine di settimana (rima sciente e femminile accordato a favor de’ pedanti).
Da giovedì 17 a domenica 27 − Cirkfantastik, Firenze, Parco delle Cascine
Il Circo: teatro o non teatro? Convinti sostenitori di un’ottica fusionale delle arti (è vero, sembra una supercazzola, ma vi assicuriamo che può aver senso anche senza citare per forza Deleuze e Guattari), rispondiamo con un sonoro «Sì», pur non avendo, sul tema specifico, peculiari competenze e arrogandoci l’arbitrario diritto di poter fare distinzioni a seconda del caso. Per questo siamo più che felici di assecondare la soffiata giunta da alcuni fidatissimi informatori a proposito di Cirkfantastik, festival internazionale di «Circo Contemporaneo-teatro-musica», giunto alla nona edizione, a Firenze, nella nuova collocazione del Parco delle Cascine.
Il programma (dateci un’occhiata) è nutritissimo, molto interessante, aperto a ogni tipo di sguardo e spettatore, dal più esperto (e quindi barbogio) al più fresco (e quindi pressoché lattante). Dieci giorni (a dire il vero undici) di spettacoli con la possibilità di vedere all’opera importanti compagnie internazionali, laboratori (gratuiti!) per bambini e la possibilità d’avvicinare una forma espressiva di grande interesse che in Italia deve ancora trovare un proprio pubblico specifico.
Noi ci andremo e, grazie agli informatori di cui sopra, assisteremo quasi sicuramente a Respire, del duo Cia Circoncentrique, formato da Alessandro Maida e Maxime Pythoud. Il sottotitolo recita «Acrobatica, palline, sfera d’equilibrio, roue Cyr», con i due attori/acrobati impegnati in un dialogo fisico di grande, energica magia. Dichiarano: «Vogliamo portare i nostri interlocutori a vivere le nostre vertigini, i disequilibri e le sospensioni a bordo dei nostri attrezzi acrobatici». Giovedì sera, alle 21, e venerdì, in replica, alle 22.45.
Vi conviene, però, andare, anche scegliendo un giorno a caso: gli spettacoli sono molti, spesso sin dal pomeriggio, la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo è altissima.
Sabato 20 − Il pifferaio magico dei Fratelli Colla, Pistoia (Teatro Manzoni)
Chiusura, anzi apertura col botto a Pistoia: sabato pomeriggio, infatti, si terrà la presentazione della Stagione 2015/2016 del Teatro Manzoni, e relativi spazi a esso legati. Nel pomeriggio, alle 17.30, Rodolfo Sacchettini e Saverio Barsanti (rispettivamente presidente e direttore artistico dell’Associazione Teatrale Pistoiese), assieme all’assessore Elena Becheri, incontreranno pubblicamente alcuni protagonisti di un cartellone (assai ben realizzato: ne riparleremo) che animerà la città toscana dal 16 ottobre al 17 aprile, con spettacoli, programmi collaterali e svariati progetti. Interverranno Alessandro Benvenuti, Veronica Cruciani, Massimo Grigò, Danilo Nigrelli, Valentina Sperlì, Roberto Valerio, gli Omini ed Eugenio Monti Colla.
Quest’ultimo, esponente della gloriosa Compagnia Carlo Colla & Figli, sarà di scena la sera stessa, proprio al Manzoni, con Il pifferaio magico (dalla celebre fiaba nella versione dei Fratelli Grimm), a inaugurare la rassegna Infanzia e Città. Sarà un’imperdibile occasione per misurarsi con la maestria visionaria e materica di artisti-artigiani che sono scultori, costumisti, scenografi, falegnami e attori, in grado di proseguire una tradizione antichissima e che, cosa comune agli spettacoli confinati nell’ambito più o meno giustificato che è il “teatro ragazzi”, saprà incantare ogni tipo di spettatore. Di sicuro andremo e scriveremo.
Niente male, vero? Buone visioni; a chi resta a casa, consigliamo di trovare uno streaming per la fase finale di Eurobasket 2015 (Italia-Lituania, quarti di finale, mercoledì alle 21) e i Mondiali di rugby (rugger gets home, in Inghilterra, da venerdì 18, Italia-Francia, sabato ore 20). Sperando nei quarti di finale (mai raggiunti prima) per Parisse e compagni, confessiamo di tifare, per la vittoria finale, per il piccolo Galles.