Settimana scarica, ma non del tutto priva d’interesse, a dire il vero, e non solo per Fabbrica Europa, tuttora disertato, per semplice carenza di facoltà ubiquitarie, da parte degli arlecchini (forse, ma forse, rimedieremo). Calendazzo sott’occhio, ecco quel che passa il convento.
Da martedì a domenica – Ultimo giro per Archivio Zeta
Ci andremo: non abbiamo certezza sul quando, ma ci andremo: un po’ perché ci interessa, un po’ perché l’abbiamo promesso, un po’ per evitare che vengano a prelevarci direttamente a domicilio. Parliamo di Plutocrazia. Un contrasto economico, un collasso dialettico, debuttato una decina di giorni or sono e in tenitura per l’ultima settimana, da martedì a domenica. Già ne abbiamo parlato e cogliamo l’occasione per ribadire la curiosità nei confronti del “progetto teatrale-economico che, partendo con leggerezza e quasi per gioco dalla commedia antica e in particolare dal Pluto di Aristofane, ci proietta nei nostri anni di crisi“. Su Archivio Zeta ci siamo già espressi (leggete e guardate) e sarà interessante vedere di nuovo all’opera Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, scortati in scena dal nostro amico Ciro Masella nei panni, se abbiam capito bene, di Karl (anzi: Carlo) Marx. Spettatori di tutto il mondo (o almeno della Toscana), unitevi.
Fine settimana – I Sacchi si fanno in quattro per Armunia
Quattro repliche in due giorni: niente male l’impegno per il pluripremiato (qui e qui) Sandokan dei bravissimi Sacchi di Sabbia, in quel di Castiglioncello (LI) al Castello Pasquini. La drammaturgia di Giovanni Guerrieri, Giulia Gallo e Giulia Solano, irresistibilmente tradotta in scena (anche) da Gabriele Carli ed Enzo Illano rappresenta uno dei migliori modi per avvicinarsi al finale di stagione di Armunia, che in passato aveva già riproposto il lavoro. Un bene, a nostro avviso, ché il teatro ha bisogno e deve fare repertorio, ossia tesoro dei titoli riusciti. Non sempre è facile, e quello dei Sacchi (non sono i soli, da questo punto di vista) ci pare un esempio incoraggiante. In ogni caso, l’appuntamento coi lupetti di Monpracem è per venerdì sera (alle 21), sabato pomeriggio e sera (rispettivamente alle 18 e alle 21) e domenica in orario aperitivo (alle 19). Il “pacchetto” giornata di mare (maggio è un mese fantastico da questo punto di vista) con spettacolo ci pare opzione tentatrice.
Sabato sera – Teatro e musica in provincia di Pisa
Stessa sera, qualche chilometro (non troppi) di distanza: a Buti, ultimo appuntamento per la caparbia ed encomiabile stagione del Francesco di Bartolo, che ospita Emma B vedova Giocasta, testo firmato da Alberto Savinio, nell’interpretazione che Elena Croce e Elisabetta Furini danno per la regia di Alessio Pizzech. Non molto altro sappiamo del lavoro e, quindi, ci fermiamo, aggiungendo a mo’ di garanzia la qualità delle proposte da sempre ospitate nello spazio di Dario Marconcini e ricordando che Pizzech è stato gradito interlocutore arlecchino ai tempi del varo del FUS.
In quel di Casciana Terme, non teme effetti di ridondanza Andrea Keammerle che, da spiritaccio qual è, propone Facciamoli Verdi sulle tavole dello spazio (non) casualmente intitolato al Cigno di Busseto. Anche in questo caso, le informazioni non è che abbondino: sappiamo che Massimo Barsotti siederà al pianoforte e che Luisa Bertrame canterà, da soprano, il tutto con la presenza scenica del succitato (e da queste parti apprezzatissimo: uno, due e tre) attore, anch’egli intervistato tempo addietro su questi schermi. Non ci saremo, ma ci piacerebbe assai.
Da mercoledì a sabato – Settimana corta per Fabbrica Europa, Civica sdottorazza al Funaro
Terza settimana per Fabbrica Europa, con un programma performativo più conciso del solito e che consterà di soli quattro appuntamenti, senza repliche, tutti presso la Palazzina Ex Fabbri nel parco delle Cascine: si tratta di Planimetrie, Sketches of Freedom, 13 Objects e Choreographing Rappers, un titolo al giorno, da mercoledì a sabato. Dovere di cronaca (diciamo così), citarli, e magari qualche arlecchino gigliato potrebbe spiare per noi.
Infine, appuntamento peculiare al Funaro, in quella Pistoia capitale annuale della cultura: domenica, tra mattina e pomeriggio, Massimo Civica, sul cui ultimo spettacolo presto pubblicheremo una recensione di Francesco Tomei, terrà una doppia lezione intitolata L’inchiostro invisibile di Alcesti, dando seguito a una serie di iniziative che vedono il teatrante reatino cimentarsi nel ruolo di relatore e culture di materie sceniche. Per gli appassionati.
Buon teatro, e via.