La settimana a teatro: 22-28 febbraio

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Ultima settegiorni intera di questo febbraio caudato: non poche occasioni nelle nostre zone, ed ecco la consueta selezione, da integrare, per amor di completezza, con il bel Calendazzo.

Da mercoledì a domenica − Teatro e musica nel pisano

sogno_di_una_notte_di_mezza_estate___lello_arena_e_isa_danieli_1La settimana più intensa è, questa volta, appannaggio di Pisa. Si parte mercoledì sera, a Santa Croce sull’Arno, con Lello Arena Isa Danieli protagonisti in Sogni di una notte di mezza estate, libera reinterpretazione scespiriana a firma Ruggero Cappuccio per la regia di Claudio Di Palma. Un viaggio irriverente e al contempo fedele, almeno queste le intenzioni, all’interno dell’immaginario teatrale tra i più potenti della nostra tradizione scenica. Potrebbe valere la pena.
Bobo RondelliDopo qualche giorno, sabato sera, ecco una peculiare proposta in quel di Buti: al Francesco di Bartolo arriva Bobo Rondelli, cantautore maladetto con quarti d’attore e intrattenitore (lo si ricorda al cinema in Sud Side Story di Roberta Torre; e in teatro, protagonista della rimessa in scena di Cioni Mario di Gaspare fu Giulia, monologo di culto di Benigni, era il 2004), impegnato con un altro maudit della canzone, sia italiana sia labronica, quale Piero Ciampi. Ciampi ve lo faccio vedere io è il titolo del recital-concerto che uno dei nostri migliori talenti (in parte sprecati) della musica leggera nazionale dedica a un autore ormai divenuto di culto. Interessante.
Alessandro Benvenuti, Nino Formicola, Francesco Gabrielli, 'Tutto Shakespeare in 90 minuti' (ph teatrostabileverona.it)Ed è quasi un peccato che, nella stessa sera, si registri un’altra bella occasione, a Cascina, poiché alla Città del Teatro approda l’ottimo Alessandro Benvenuti affiancato da Nino FormicolaFrancesco Gabbrielli per Tutto Shakespeare in 90 minuti, versione italiana di un gustoso lavoro, The Complete Works of William Shakespeare (abridged), firmato a sei mani dai britannici Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield. Se in inglese, recitare è anche sinonimo di giocare (to play), perché non cogliere l’occasione di giocare, appunto, con la materia teatrale più pulsante che esista, ossia l’opera del Bardo? Non dubitiamo dell’abilità registica e interpretativa dell’amico Benvenuti e, quindi, consigliamo a scatola chiusa la visione.
Silenzi di guerraPeculiare la proposta a Pisa, Teatro Verdi: sabatodomenica, giocherà “in casa” Renato Raimo, atteso nel suo Silenzi di guerra, da Federico Guerri, regia di Marco Grigoletto. La Prima Guerra Mondiale vissuta come deserto privo di parole, nella vicenda di un accademico impegnato in un viaggio sulle tracce del figlio partito soldato, alla stregua di un Geppetto che sfida tutt’altra balena. Non ne sappiamo granché di più e, forse, ve ne parleremo.
Approda invece a Pontedera, dopo la significativa sosta pratese, l’attesissimo Ti regalo la mia morte, Veronika, messinscena d’ispirazione fassbinderiana con la firma di Antonio Latella. Il cast è di tutto rispetto e, oltre alla premiata Monica Piseddu, vede coinvolti Valentina Acca, Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Caterina Carpio, Sebastiano Di Bella, Nicole Kehrberger, Candida Nieri, Fabio Pasquini, Annibale Pavone, Maurizio Rippa. Non mancheremo di prendere visione e, probabilmente, di scriverne.

A Lucca, tutto in provincia

Una-giornata-particolare comunicato altopascioPoca, ma buona, la settimana lucchese: segnaliamo però con piacere, ad Altopascio nella serata di martedì, l’adattamento per la scena d’un capolavoro del nostro cinema, Una giornata particolare. L’occasione è ottima pure per dedicare un pensiero a un grande maestro recentemente scomparso come Ettore Scola: la traslazione dallo schermo al palcoscenico è firmata da Gigliola Fantoni, per la regia di Nora Venturini. A sobbarcarsi l’onore e l’onere di vestir i panni che furono di Sophia Loren e Marcello Mastroianni, Valeria SolarinoGiulio Scarpati. La storia dovrebbe esser nota: 6 maggio 1938, Hitler reca visita a Roma e, per caso, s’incontrano Antonietta, madre di famiglia, e Gabriele, giornalista omosessuale. La curiosità è costituita, semmai, dal fatto che il film sarebbe ispirato da un testo teatrale, ma il successo sullo schermo è stato tale da far passare in secondo piano l’opera sorgente.
Zoya Sardashti, 'Waking Up Iranian-American' (CS Spam)Giovedì sera, ha inizio a Porcari, la nuova, originale iniziativa di SPAM!, intitolata Imprevisti e probabilità, criptocitazione diretta dal gioco del Monopoli: si tratta di una serie di prove aperte offerte dagli artisti in residenza presso la struttura (questo tipo di attività ha assunto proporzioni notevoli in questi ultimi tempi, rendendo il centro di Roberto Castello un’autentica e ospitalissima factory artistica). A inaugurare il tutto, la coreografa e danzatrice Zoya Sardashti, che presenterà la seconda tappa dell’assolo live-specific Waking Up Iranian-American, una performance autobiografica incentrata sulle differenze tra i processi di potere occidentali e orientali, e di come queste vengano percepite. Si segnala che il ciclo di visioni, per la natura peculiare implicita alle prove aperte, prevede, al termine delle performance, un momento di confronto con gli artisti e che a coordinare la cosa provvederà un’ardita rappresentanza arlecchina. Per questa prima occasione, presenzieranno Andrea Balestri e lo scrivente: chi vuol vergare diffide legali o attacchi a mezzi stampa è spasmodicamente atteso.
Arena2-638x425Montecarlo, invece, venerdì sera arrivano direttamente da Volterra Armando PunzoAniello Arena: i due volti ormai storici della Compagnia della Fortezza, una delle più importanti realtà della nostra scena nazionale, saranno, a dire il vero, da quelle parti sin dal pomeriggio, poiché alle 18 è previsto un incontro col pubblico. Alle 21.15, invece, spazio ad A-solo, spettacolo che abbiamo visto (qui l’arazzo di Simona Fossi) e recensito al debutto volterrano della scorsa estate e che, per il poco che vale la nostra opinione, abbiamo caldeggiato ai gestori del bel Teatro dei Rassicurati. Lo caldeggiamo anche a voi: sicuro il sold out, e ne siamo felici.

Si ride e si canta, a Livorno e provincia

quattro moschettieriIn area labronica, prosegue il cartellone 2016 di Armunia: a Castiglioncello, nella serata di mercoledì, troviamo i Sacchi di Sabbia con I quattro moschettieri. Lavoro ispirato al celebre romanzo di Dumas padre, “testo ideale per una veglia intorno al camino”, si tratta invero del ripescaggio d’una riuscita parodia radiofonica degli anni Trenta a firma Angelo Nizza e Riccardo Morbelli. Definita all’epoca “la trasmissione più seguita di tutti i tempi”, l’impatto fu, effettivamente, notevole, estendendosi anche al cinema: per i Sacchi, si tratta del primo passo di un progetto sui Moschettieri da svolgere presso il Castello Pasquini nel corso dei prossimi mesi.
ZonaTorrida_KaemmerleSi ride anche a Livornosabato sera al Nuovo Teatro delle Commedie: Andrea KaemmerleRiccardo Goretti tornano assieme in scena, stavolta riprendendo Zona torrida, testo di Donato Sannini. Figura importantissima per la scena toscoromana degli anni Settanta/Ottanta, amico di Lucia Poli, Carlo Monni e Roberto Benigni, Sannini fu l’autentico “basista” dell’approdo romano di questi due, protagonista degli happening organizzati dalla rivista “Il Male” (tra i cui autori figurava Jiga Melik, al secolo Alessandro Schwed, autore di Naturalmente zoppica un po’), ma anche attautore originalissimo e talentuoso, ben oltre il maledettismo che lo accomuna, non senza ragione, a Victor Cavallo, altro “indimenticabile” dell’epoca. Abbiamo visto il debutto dello spettacolo due anni or sono: commedia scritta a metà anni Ottanta, Sannini la cucì appositamente per sé e Monni; Kaemmerle e Goretti ne raccolgono l’eredità e l’operazione non pare un’eresia. Da vedere.
Infine, sabato e domenica, sulle tavole del Teatro Goldoni a Livorno si chiude il trittico di piazze toscane per La vedova allegra: dopo Lucca (leggasi lo sguardazzo) e Pisa (presto avremo una recensione per una replica al Verdi), l’opera di Lehar approda pure nella città dei Quattro Mori.

Altri lidi e forme − Scandicci, Prato, Pistoia, Firenze… e Casciana Terme

Il-mondo-non-mi-deve-nulla-Villoresi-Casadio-pf-Federico-RivaProseguiamo la carrellata ricordando che martedìScandicci continua la mini-stagione AuroradiSera con Il mondo non mi deve nulla, di Massimo Carlotto, per la regia di Francesco Zecca. In scena, Pamela Villoresi e Claudio Casadio danno vita a un paradossale e mistorioso rapporto a due, interpretando personaggi che mai corrispondono al ruolo che la società si aspetterebbe veder loro recitare.
Crave, S. Kane-P. Sepe (2015)Niente male pure la proposta del Fabbricone, a Prato: da venerdì a domenica, arriva Crave, testo di Sarah Kane per la regia di Pierpaolo Sepe, con Gabriele Colferai, Dacia D’Acunto, Gabriele Guerra e Morena Rastelli. Spettacolo al debutto nel giugno scorso per il Napoli Teatro Festival Italia, parla di un “desiderio agognato, febbrile, e allude al fatto che ciò che più desideriamo ardentemente può essere la stessa cosa che ci paralizza sotto il profilo emotivo, come dimostrano i quattro protagonisti che, nel momento in cui cominciano a parlare, disegnano, in forma libera e musicale, un intreccio di motivi che lascia intuire i contorni del mosaico di una vita”. Tra fedeltà e tradimento, non escludiamo sguardazzi.
Cuocolo-Bosetti, 'Roberta cade in trappola', ph Antonella CarraraVenerdìsabato, appuntamento da non perdere a Pistoia, presso il Centro Culturale Il Funaro: la residenza della compagnia Cuocolo-Bosetti (Iraa Theatre) frutterà, infatti, il debutto assoluto di Roberta cade in trappola – The space between, tredicesimo episodio di Interior Sites Project, serie degli spettacoli che la coppia italo-australiana dedica da anni al gioco di sovrapposizione e risonanze tra vita e teatro. In quest’ultima circostanza, si riflette sui concetti di relazioneconnessione, in una sorta di viaggio all’interno del labirinto del passato recente. Ci piacerebbe molto poter inviare un fidato sguardazzatore, ma non possiamo assicurarlo. Speriamo.
Non escludiamo puntate.
Livada de vișini, Il-giardino-dei-ciliegi_14 (sito Pergola)Firenze, interessante il risultato del binomio Pergola-Teatro Era, giacché sulle tavole dello spazio gigliato arriva, domani sera (martedì, replica mercoledì) la compagnia del Teatro Nazionale di Cluj-Napoca che, sotto la direzione di Roberto Bacci, mette in scena un’interessantissima versione di Il giardino dei ciliegi (Livada de vișini). Il capolavoro di Anton Čechov, momento nodale della riflessione di Konstantin Stanislavskij nel 1904, vedrà impegnati in scena numerosi attori (citiamo Ramona Dumitrean, Alexandra Tarce, Anca Hanu e Ionuț Caras), ma anche i musicisti Pusztai Renato Aladar e Albert Gábor Balázs, per un allestimento da non perdere (in lingua rumena, con sopratitoli italiani) e che Arlecchino non perderà. Ne riparleremo.
TPO, KindurInfine, quasi a presagire il Lucca Teatro Festival prossimo venturo (che vedrà nuovamente in prima linea lo sguardo di Arlecchino sia per il monitoraggio sia per un laboratorio aperto agli studenti), segnaliamo che, sabato domenica al Teatro Cantiere Florida, il gruppo pratese TPO allestirà Kindur – Vita avventurosa delle pecore in Irlanda, ideazione di Francesco Gandi e Davide Venturini. “Kindur” in islandese significa “pecore” e questo è uno spettacolo dedicato all’Islanda vista attraverso gli occhi delle sue pecore avventurose. La curiosità è molta, chissà se riusciremo a vedere.
Ryan-Gosling-en-The-Believer1Chiudiamo con un’autopromozione a carattere quasi teatrale: venerdì sera, al Cinema Teatro Verdi di Casciana Terme, l’amico Andrea Kaemmerle ha invitato chi scrive a presentare un film a propria scelta, con la consegna di selezionare un titolo interessante, “da vedere”, ma che non ha avuto troppa fortuna distributiva nel nostro paese. La scelta è caduta su The Believer, film del 2001 firmato da Henry Bean, protagonista Ryan Gosling: è la paradossale storia di un giovane neonazista newyorkese ossessionato dalla cultura ebraica, sua propria matrice culturale. L’ingresso è libero e, obiettivamente, la pellicola merita davvero. A margine, approfitteremo per sottoporre Kaemmerle al nostro questionazzo.

Cquaqos’altro dire? Andate a teatro, ma anche al cinema, se vi va.
Alla prossima.

Igor Vazzaz
Toscofriulano, rockstar egonauta e maestro di vita, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Scrive, suona, insegna, disimpara e, talvolta, pubblica libri o dischi. Il suo cane è pazzo.

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