Il nugolo di appuntamenti a riempire il Calendazzo parrebbe lentamente diradarsi: per Arlecchino il riposo è comunque fuor di dubbio, giacché l’ormai in fieri Lucca Teatro Festival ci costringe a (graditissimi) straordinari, di cui presto speriamo di rendervi partecipi.
Bando alle ciance e via, con qualche dritta per la settimana.
Quasi ogni giorno – LTF, ma non solo, in provincia di Lucca
Escluso dal cartellone serale della manifestazione, vi consigliamo, con la promessa di raccontarvelo sicuramente, la visione di Fa’afafine, lo spettacolo gender (definizione cretinista, ma non l’abbiamo inventata noi) che sta dividendo ideologicamente un sacco di persone che in teatro manco mettono piede (oltre a non capirci una cippa). Ringraziamo gli organizzatori del Lucca Teatro Festival per offrirci l’occasione di vederlo (collocazione infame, martedì ore 9.45, Teatro San Girolamo): ai contrari, preoccupati della “salute sessual-identitaria” dei nostri ragazzi, suggeriamo la lettura di qualche raccolta di miti greci.
Il LTF, peraltro, proporrà molte altre cose: noi vedremo senz’altro Valentina e i giganti (venerdì, ore 14.45) e la lezione-spettacolo di Katia Beni, La comicità è una cosa seria (sabato sera), sempre a San Girolamo. Modalità conflitto di interesse ON: nel pomeriggio della stessa giornata, peraltro, il sottoscritto presenterà, in modo informale, il proprio libro (Cioni Mario… di Benigni-Bertolucci per Roberto Benigni, Pisa, ETS, 2017), chiacchierando del debutto assoluto del comico pratese e di varia toscanità; il tutto, alle 19 presso il Bistrot Undici Undici.
Questa volta ci andremo senz’altro: parliamo di Miseria e nobiltà nella versione di Michele Sinisi: lo spettacolo approderà, mercoledì sera, in quel di Camaiore, e la parola data a Ciro Masella (che in cambio, foss’anche con la tortura, sarà sottoposto al nostro questionazzo) renderebbe immorale, ancorché impalpabile, la nostra assenza. Ne parleremo. Così come vi diciamo che chi se lo perdesse a Camaiore, potrebbe ricuperarlo, da giovedì a domenica, in quel di Prato (Teatro Fabbricone).
Troppe cose tutte assieme, venerdì, e nel giro di relativamente pochi chilometri: ai Differenti di Barga, Rosalyn, altra fatica della premiata ditta formata da Edoardo Erba e Serena Sinigaglia (su altri loro lavori, potete leggerne qui e qui) che stavolta vede in scena Marina Massironi e Alessandra Faiella. Lì vicino, a Valdottavo (Teatro Colombo), Era la nostra casa, storia di coppia da un testo di Nicola Zavagli, con Beatrice Visibelli, Marco Natalucci e Valentina Cappelletti.
Infine, a Montecarlo, si chiude la stagione del Teatro dei Rassicurati con Maurizio Micheli e il suo Uomo solo in fila di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa, in occasione del debutto stagionale di Bagni di Lucca.
Riflessione peregrina: ha senso programmare, e non è la prima volta, tre spettacoli nella stessa sera in una ristretta area geografica? Un minimo di coordinamento tra le diverse realtà forse potrebbe giovare proprio a tutti. Lanciamo l’idea.
Per contro, sabato sera, si va in scena all’Accademico di Bagni di Lucca: Qualche volta scappano, commedia leggera anzichennò, con Rosita Celentano, Attilio Fontana e Pino Quartullo, per la regia di quest’ultimo. Infine, domenica a Lucca sarà la volta d’una prima assoluta singolare: parliamo di Secondo Marco, monologo a sfondo musicale che l’attore Nicola Fanucchi costruisce a partire da uno dei vangeli più antichi, quello attribuito all’apostolo Marco. Un ruolo tutt’altro che secondario sarà affidato a Piero Perelli, batterista/percussionista che avrà il compito relazionarsi in chiave musicale ed emotiva alla peculiare interpretazione vocale. Probabilmente ci saremo, nella cornice della bellissima chiesa romanica di San Michele.
Mezzasettimana – Carrara, Massa e un po’ più in là
Tempo di ritorni, in Lunigiana: anche questa volta, le programmazioni di Massa (Teatro Guglielmi) e Carrara (Animosi) vengono, in parte, a sovrapporsi. Infatti, da mercoledì a venerdì, la città del marmo vedrà il ritorno in scena della Compagnia Virgilio Sieni con il bel Cantico dei cantici di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa. Bella occasione, la consigliamo davvero e non soltanto agli amanti del genere.
Ed è anch’esso un ritorno quello di Paolo Rossi (“È il fratello?”, la memorabile battuta autobiografica con cui stendeva le platee, anni or sono) che, da cantattore qual è (due dischi all’attivo e ce li abbiamo entrambi), rende un omaggio a Gianmaria Testa, cantautore di vaglia prematuramente scomparso esattamente un anno fa: Rossintesta sarà in scena al Guglielmi la sera di mercoledì, per approdare, il giorno dopo, a Cecina, Teatro De Filippo.
Lunga fine di settimana – Pisa e Livorno, isole comprese
Imbarazzo della scelta nel lungo week-end tra le provincie di Pisa e Livorno: intanto, facciamo un passo indietro, ché la scorsa domenica (26 marzo) è iniziato Teatro Senza Filo 2017, ossia (citiamo testualmente) il “concorso-rassegna teatrale a basso impatto ambientale ma ad alto impatto emotivo” che si svolge a Pisa, tra Cantiere San Bernardo e Teatro Rossi Aperto: la cosa che ci affascina, al di là dell’encomiabile e caparbia iniziativa, è la tempestività dell’informazione di certe cose, dato che il comunicato stampa ci è arrivato venerdì 24… Comunque, cose interessanti, tra cui segnaliamo la presenza di Ultimo Teatro (domenica 26, appunto), The Open Program of the Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (1 e 2 aprile), Compagnia Garbuggino/Ventriglia (9 aprile) e, inoltre, Elvira Todaro, Laboratorio Permanenete del TRA, Teatro Cantiere, Looking4, Teatro dell’Oppresso, Sodastream, Bouchon de Liège, Josephine Trio. Magari qualcosa vi racconteremo, ma sarà solo merito nostro.
Tutti sul traghetto e, via, verso l’Elba: giovedì 31, Il cappello di paglia di Firenze nella versione a commedia musicale di Sandro Querci (non l’opera di Rota, insomma) attracca presso il Teatro dei Vigilanti di Portoferraio. La stessa sera, ma qualche miglio più in là, sulla costa (Castiglioncello, Castello Pasquini), ecco i Sacchi di Sabbia che tornano a lavorare su una delle loro passioni recenti in I migliori maggi della nostra vita (la criptocitazione di un’inascoltabile successo di Renato Zero ci pare gustossima).
Contemporaneamente, ecco che Massimo Carlotto, scrittore, porta i suoi racconti Crime story a La città del teatro di Cascina, mentre il Verdi pisano si dà alla danza, con le Short Stories di Carolyn Carlson. Voci malevole ci accusano di “sufficienza” nei confronti della danza: è pura, conclamata, imbarazzante/imbarazzata ignoranza. Ma dinanzi alle commistioni contemporanee, abbiamo ampiamente dimostrato di non tirarci indietro: ecco, ecco e ancora ecco (l’elenco potrebbe continuare).
Saltato, purtroppo, il debutto dell’ultimo lavoro di Andrea Kaemmerle previsto per sabato e domenica, Fiaba dell’amore lento, al Teatro delle Sfide di Bientina, venerdì sera, va in scena Piccola società disoccupata (con Ture Magro, Barbara Mazzi, Beppe Rosso, regia di quest’ultimo). La congestione di impegni rende certamente impossibile andare a vedere, ma la segnalazione non ve la facciamo mancare.
La sera di sabato, tre proposte davvero diverse l’una dall’altra, tra provincia pisana e livornese: Traviata volterrana (Teatro Persio Flacco) di cui poco sappiamo, l’originale progetto Franco Stone. Una storia vera (Castagneto Carducci, Teatro Roma) che mette assieme varie realtà pisane (Sacchi di Sabbia, Gatti Mézzi, Marco Azzurrini, Guido Bartoli e persino il disegnatore Gipi) e, infine, al Teatro Solvay della relativa Rosignano, ritorna Roberto Latini con il suo impegnativo Amleto + Die Fortinbrasmachine, di cui vi abbiamo parlato tempo fa.
Quasi ogni giorno – Tante cose oltre confine
Ultime due chiamate per chi volesse vedere, non contento della versione di Lindsay Kemp, Il flauto magico con la direzione di Roland Böer e la regia di Damiano Michieletto: a Firenze (Nuovo Teatro dell’Opera), martedì e mercoledì sera. Lunga tenitura, dopo il debutto dei giorni scorsi, per Ciao alla Pergola: il testo è di Walter Veltroni, ex moltissime cose e africano mancato, protagonista Massimo Ghini per la regia di Piero Maccarinelli; non ci incuriosisce per niente. Negli stessi giorni, segnaliamo volentieri, invece, la versione canora di Maddalena Crippa con L’allegra vedova (Firenze, Teatro Niccolini) e il prosieguo delle repliche per La cerimonia di Oscar De Summa (Prato, Teatro Fabbricone), che dureranno anche per la settimana successiva (e dunque lo vedremo).
La sera di giovedì, replica secca, al Teatro Cantiere Florida (Firenze) di I vicini, testo e regia di Fausto Paravidino, protagonista scenico assieme ad altri quattro attori: lo vedremmo volentieri. Non distante, al Teatro Studio di Scandicci la stessa sera, prima di quattro repliche (sino a domenica) per Il nullafacente, ultima fatica (è il caso di dirlo) di Michele Santeramo, protagonista assieme a Silvia Pasello della messinscena diretta da Roberto Bacci: ve ne parleremo presto, in vari modi.
Ci siamo.
Buone visioni.