La settimana santa rappresenta, per i credenti, un’occasione di raccoglimento e, per i teatranti, un periodo di scarso lavoro: dal lunedì seguente la domenica delle Palme sino alla Pasqua, infatti, per tradizione i programmi scenici languono, benché non tutto paia essere inesorabilmente fermo.
Contrariamente alle precedenti occasioni, già il lunedì (30 marzo) offre qualcosa. Al Teatro Aurora di Scandicci, infatti, la minirassegna curata da Fondazione Toscana Spettacolo intitolata Auroradisera 2015 propone Alessandro Benvenuti e Nino Formicola, accoppiata non proprio inedita, alle prese con Tutto Shakespeare in 90 minuti [foto a sinistra]. Dichiarato gioco intorno all’universo poetico del Bardo (il testo è una rielaborazione di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield; il progetto è di Roberto Valerio, mentre adattamento e regia sono dello stesso Benvenuti), lo spettacolo è una sicura occasione per cimentarsi in un ripasso scespiriano divertente e ironico, accompagnati da due grandi interpreti della nostra comicità che, in scena, saranno affiancati da Francesco Gabbrielli. Realizzato in un primo momento per il celebre duo Gaspare e Zuzzurro (con cui Benvenuti ha collaborato sin dagli anni Ottanta), con la scomparsa di Andrea Formicola nel 2012, l’idea è quella di proseguire l’esperienza col sorriso e un pensiero per un grande comico e collega.
Martedì 31 marzo, buone, pure troppe, possibilità di scelta: in Versilia, sulle tavole del Teatro Comunale di Pietrasanta troviamo Silvio Orlando e Marina Massironi impegnati con La scuola, testo di Domenico Starnone a chiudere la stagione invernale della Versiliana; pochi chilometri più in là presso le Scuderie Granducali di Seravezza, Moni Ovadia [a destra] legge e commenta gli Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini. Opzioni diverse, senza dubbio, ma non abbastanza da evitare di sottrarsi spettatori a vicenda, per una evidente bizzarria di programmazione. Da un lato, si tratta di una commedia corale per la regia di Daniele Lucchetti, dall’altro una lettura: in entrambi i casi, non escludiamo presenze arlecchine.
Tutto il mondo è paese se, la stessa sera, Carlo Cecchi porta La dodicesima notte in quel di Massa (Teatro Guglielmi) e Franco Branciaroli si esibisce nella tutt’altro che remota Nuova Sala Garibaldi di Carrara col suo Dipartita finale [a sinistra], assieme agli esperti colleghi Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Massimo Popolizio. Di questi titoli, abbiamo già detto e scritto: rilettura scespiriana da una parte, scomposto tentativo absurdista dall’altro. La sovrapposizione è comunque meno cogente di quella versiliese: lo spettacolo di Cecchi resta sino a giovedì 2 aprile, mentre l’altro replica la sera dopo (mercoledì 1 aprile), consentendo quindi al pubblico lunigiano di non perdersi niente.
Per il giorno del pesce, mercoledì primo aprile appunto, bella proposta a La Città del Teatro (Cascina): una magnifica Lucia Poli ripresenta Il fantasma di Canterville, ispirato all’omonimo romanzo di Oscar Wilde adattato per la scena da Ugo Chiti. Testo e soggetto sono particolarmente cari all’attrice fiorentina che, anni or sono, sulla medesima traccia chitiana (la vicenda romanzesca filtrata attraverso gli occhi di un personaggio secondario, la governante signora Umney) dette vita a un monologo accompagnato da un autentico quartetto d’archi. Anche in quest’occasione, non sarà sola: Simone Faucci e Lorenzo Venturini le faranno da giusta compagnia per uno spettacolo che, probabilmente, qualche arlecchino provvederà a sguardazzare.
Si chiude giovedì 2, al Cinema Teatro Metropolitan di Piombino, dove approderà il già visto e recensito Decamerone, regia di Marco Baliani con Stefano Accorsi [entrambi in foto, a sinistra]: difficilmente troveremo, pur impegnandoci, le energie sufficienti a una simile visione.
Meglio andare a nord, in quel di Bagnone (MS), dato che al teatro Teatro Ferdinando Quartieri troveremo i già citati Formicola e Benvenuti con Tutto Shakespeare in 90 minuti: qui, lo confessiamo, potremmo farci prendere dalla tentazione; chi vivrà, vedrà.
Intanto, vi salutiamo, poiché, da venerdì in poi, tutto tacerà sino a dopo Pasquetta.
L’appuntamento con questa rubrica è quindi rimandato a martedì 7 aprile.
Buona Pasqua, per chi ci crede.