Mai come nel periodo compreso tra febbraio e marzo il calendario teatrale, sia esso quello arlecchino (che, come la mitica “Settimana enigmistica”, vanta innumerevoli tentativi d’imitazione!) o una delle molte, banalissime agenda spettacoli che si trovano in giro, pullula di occasioni sceniche. Buon motivo per provare a separare il fatidico grano dal non meno esemplare loglio, assumendoci, al solito, le responsabilità di eventuali cantonate.
Ogni santo giorno − La settimana di Livorno e Lucca, province comprese
Si principia, cosa inconsueta, di lunedì: al Goldoni di Livorno arriva Operetta burlesca, testo e regia di Emma Dante, che torna a fare spettacolo in Toscana. Si tratta della storia «di una sofferenza, della fragilità emotiva di chi rifiuta un’identità, e l’intorno che lo circonda. La famiglia come oppressione e minaccia fisica e morale, già tema di Carnezzeria, si unisce al gioco coreografico e musicale». Sulla carta, niente di particolarmente nuovo, benché il nome in cartellone rappresenti una sufficiente garanzia: di epopee famigliari dantiane già s’è discusso in questa sede, ai tempi di Le sorelle Macaluso, recensito dal sottoscritto e da Andrea Balestri. Ci sentiremo di consigliarlo, a scatola chiusa, sperando che un arlecchino si rechi per dircene qualcosa.
Il giorno dopo, spettacolo a Seravezza con Il volo di Michelangelo, viaggio nella storia dell’arte accompagnati da due interpreti del calibro di Beatrice Visibelli e Marco Natalucci (bravissimo: lo ricordiamo al fianco di Lucia Poli, una dozzina di anni fa, in Buffi si nasce di Ugo Chiti), con l’accompagnamento musicale della violoncellista Ginevre Pruneti. Proposta interessante per una recita secca.
Tris di date, invece, per Sebastiano Lo Monaco e un celebre testo pirandelliano quale Il berretto a sonagli: lo vedranno impegnato mercoledì a Cecina (LI), giovedì a Camaiore (LU) e venerdì a Bagni di Lucca (LU): la nostra Francesca Cecconi l’ha visto e recensito qualche tempo fa su altre colonne. Noi, da parte nostra, non impazziamo per il debordante artista siculo, e lo consiglieremmo solo a chi vuole una ripassata di Pirandello senza eccessive sorprese.
Per la seconda volta in settimana, si apriranno i battenti del Goldoni labronico: venerdì e sabato sarà la volta di #Cuori ribelli, cancelletto incluso nel titolo, ultima fatica di Francesco Niccolini, autore di vaglia nonché amico della nostra rivista (leggete il suo questionazzo): a leggere la trama, non è che ci si sconvolga, ma sappiamo che nell’arte, sempre e comunque, conta il come ben più del cosa. Siamo dunque fiduciosi.
D’altro tenore, non c’è dubbio, le serate di venerdì (a Portoferraio, sull’Isola d’Elba) e sabato (a Pietrasanta), con il doppio appuntamento con Ugo Dighero (recentemente sguardazzato al suo passaggio in terra di Versilia) e Gaia De Laurentiis (ah… i tempi di Target!), protagonisti della commedia L’inquilina del piano di sopra. Che dire? Per qualche risata senza troppi scossoni.
Opera lirica, infine, al Teatro del Giglio: venerdì sera e domenica pomeriggio debutterà l’allestimento lucchese di La cenerentola, dramma giocoso di Gioachino Rossini, per la direzione della teutonica (a dispetto del cognome) Erina Yashima e la regia del direttore artistico Aldo Tarabella (foto a sinistra, anche lui intervistato su questi schermi). Un arlecchino melomane è già apparecchiato alla visione.
Fine di settimana lunga − Pisa e dintorni, tra risa e musica (suonata o narrata)
Tempo di farsa, e non parliamo di politica né del bailamme in corso presso La Città del Teatro di Cascina, dove pare che la (ri)cerca d’un addetto stampa s’approssimi, per tortuosità, a quella del Sacro Graal: arriva la premiata ditta Lillo & Greg, celebri conduttori radiofonici nonché ex asse portante del gruppo Latte e i Suoi Derivati, con Il mistero dell’assassinio misterioso. Anche in questo caso, siamo dalle parti del disimpegno andante, pure più spiccato rispetto a quanto detto in precedenza. Assai meglio, almeno sulla carta e a parer di chi scrive, la sera dopo: alle 19 (collocazione oraria un po’ infelice per una cittadina, altra opinione personalissima), in scena lo Sherlock Holmes di e con Angelo Pedroni e Francesca Pennini, vale a dire Collettivo Cinetico, gruppo che da tempo seguiamo con un certo interesse. Abbiamo qualche idea sul perché certe (buone) proposte della stagione cascinese vengono “nascoste” dalla programmazione (e dalla promozione): affossare per poi addossar le colpe dell’insuccesso agli spettacoli “pretenziosi” è un giochino sin troppo semplice, ma molti son di certo pronti ad abboccare. Auguri.
Ci spostiamo di poco, invece, e respiriamo a pieni polmoni con la comicità di Andrea Kaemmerle, attore di razza che, non è un risarcimento, fosse nato solo vent’anni prima, adesso sarebbe annoverato tra i grandissimi nel suo genere. Tre giorni all’insegna del… capire tutto in una notte, con la saga della famiglia lisciaiola a popolare il Teatro delle Sfide in quel di Bientina, venerdì e sabato con L’uomo tigre e Lisciami, domenica sera a Casciana Terme. Sottotitolo comune ai due titoli, del secondo vi abbiamo parlato e bene, anche se, a proposito del bravo AK, vi rimanderemmo volentieri a quanto scritto ultimamente da Carlo Titomanlio.
Musica maestro!, è il caso di dirlo, tra il Nino Rota proposto a Pisa e il Puccini protagonista dell’ultimo racconto scenico di Elisabetta Salvatori, a Buti. Andiamo con ordine: sabato sera e domenica pomeriggio, al Teatro Verdi sarà di scena Il cappello di paglia di Firenze, sul podio Francesco Pasqualetti e Lorenzo Maria Mucci alla regia, per la nuova produzione di LTL OperaStudio. Opera dalla storia peculiare (composta nel 1945, debuttò soltanto dopo dieci anni), Il cappello campeggia tra i titoli più rappresentati del “dopo Turandot“, prendendo l’inconcluso melodramma pucciniano quale estremo simbolico per una periodizzazione della storia operistica. A proposito dell’autore lucchese: dopo il debutto al Giglio e una prima replica a Seravezza (ve ne racconteremo in questi giorni), «Piccolo come le stelle». La vita di Giacomo Puccini, ultimo lavoro dell’attrice autrice versiliese, arriva sulle tavole del Francesco di Bartolo. Ci facciamo più di un pensierino.
Settimana piena − Massa, Carrara e dintorni, tra risate e grandi donne
Sette giorni intensi, con l’esclusione del giovedì, per la Lunigiana: tra lunedì e mercoledì, continua a furoreggiare Il borghese gentiluomo con Emilo Solfrizzi, forte d’una distribuzione davvero invidiabile. Se lo godranno in quel di Carrara.
Venerdì sera, spettacolo al Teatro della Rosa, ossia Pontremoli: ispirato alla commedia Toutou di Daniel e Agnès Besse, Qualche volta scappano vede come protagonisti il navigato Pino Quartullo (per l’occasione autore pure della regia), Attilio Fontana e una Rosita Celentano al debutto scenico. Non fremiamo, ecco.
E sempre di commedia si parla, benché di tutt’altra estrazione (Goldoni, nella fattispecie), al Guglielmi di Massa: prosegue qui, infatti, la tournée di Locandiera B&B, riscrittura a cura di Edoardo Erba, protagonista Laura Morante per la regia di Roberto Andò. Potrebbe sorprendere.
Si chiude, infine, domenica sera a Bagnone, con Colette, una donna straordinaria: Marzia G. Lea Pacella e Catherine Spaak (interprete principale) dedicano un testo e uno spettacolo a una delle scrittrici più emblematiche del primo Novecento francese. In scena, anche Alessio Di Clemente, con la direzione di Maurizio Panici. Su Colette, ricordiamo un bel lavoro di Lucia Poli, anni fa, e saremmo curiosi, dunque, di vedere questo, anche se difficilmente arriveremo al Teatro Quartieri.
Tutta settimana − Oltrecortina, per ogni gusto
Ed è molto, sin troppo, intensa, pure la settimana tra Pistoia e Firenze: da martedì a domenica, ecco il debutto fiorentino di Romeo e Giulietta, alla Pergola; Antonio Foletto e Lucia Lavia sono i due amanti veronesi, mentre il loquace Mercuzio avrà le (belle) fattezze di Alessandro Preziosi. A dirigere il tutto, Andrea Baracco, ma non possiamo ignorare né le musiche composte da Giacomo Vezzani, storico attore del Teatro Del Carretto di cui da tempo seguiamo pure l’estro musicale, sia la presenza di Woody Neri, altro amico di Arlecchino e debitore d’un questionazzo.
A Scandicci, per Aurora di Sera, spazio a Lella Costa e Marco Baliani in Human, martedì: dopo i passaggi a Livorno e Siena, prosegue la tournée per un lavoro civile che, non vogliatecene, poco ci incuriosisce. Spostandoci di qualche metro, al Teatro Studio Mila Pieralli, aspetteremmo ben più volentieri venerdì e sabato, per la doppia replica di L’uomo nel diluvio, interessante lavoro scritto a quattro mani da Simone Amendola e Valerio Malorni, con quest’ultimo protagonista. Lo vedremmo volentieri, se solo potessimo: come vedremmo, anzi, rivedremmo il Fratto_X di Antonio Rezza e Flavia Mastrella già trascorso sulle tavole del Teatro Puccini di Firenze: non potendo farlo in prima persona, ve lo caldeggiamo, sperando che, prima o poi, anche in Toscana, come gà avvenuto a Roma e Milano, possa darsi una retrospettiva completa dei lavori di questo portentoso duo artistico.
Di duo in duo: da martedì a domenica, il Fabbricone di Prato ospiterà Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con l’apprezzatissimo (anche su questi schermi) Il cielo non è un fondale. Siamo dalle parti del nuovo teatro italiano, tra performance, danza e riflessione filosofica, che si sta via via imponendo pure a livello internazionale: da arlecchini sempre inquieti, andremo sicuramente a vedere, anche perché il dubbio ci attanaglia costantemente. Ve ne diremo.
E non finisce qui: anche a Pistoia, attuale capitale italiana della cultura per il 2017, vogliono strafare con la media tenitura (da giovedì a domenica) di Il lavoro di vivere, protagonista il grande quanto umorale Carlo Cecchi (testo dell’israeliano Hanoch Levin, regia di Andrée Ruth Shammah) al Piccolo Teatro Bolognini, e le due repliche al Funaro di Leo, mirabolante performance di un Tobias Wegner che sfida gravità, percezione visiva, leggi fisiche, col dichiarato scopo di sbalordie lo spettatore: anche di questo ci piacerebbe leggere. Venerdì e sabato.
Chiudiamo la corposa crestomazia con i tre spettacoli in tre giorni del fiorentino Teatro Cantiere Florida: il venerdì sarà la volta del teatro danza a tema biblico di … e d’oro le sue piume (coreografia di Julie Ann Anzilotti, in scena Paola Bedoni, Giulia Ciani e Liber Dorizzi), sabato dell’excursus poetico di Tempo Fiorentino (di e con Angela Torriani Evangelisti, Gianluigi Tosto e Andrea Ulivi) e domenica di Nowhere-Now Here, coreografia di Nicoletta Cabassi con Francesca Ruggerini, Michela Silvestrin, Eleonora Soricaro e Eliska Soukoupovà.
Tanta roba. Pure troppa.
Non potete lamentarvi. O forse sì.
Buone visioni, comunque.