È arrivato il Natale, con tutte le feste di corredo e le ormai rituali polemiche su presepi, le tradizioni da serbare, alberi, consumismo dilagante, decorazioni e via dicendo. Ad Arlecchino, sotto sotto, le feste piacciono, a prescindere. Natale compreso, anche perché, contrariamente a Cupiello junior, a noi, ‘o presepe ci piace: è, di fatto, una forma teatrale, una messa in scena d’un evento (probabilmente mai avvenuto), ma, soprattutto, una fiaba ricca, pure bella e, come suggerisce Michele Santeramo nel suo ultimo spettacolo, la bellezza, l’efficacia e la necessità di una storia prescindono assolutamente dalla sua verità. L’importante è che il presepe rappresenti una sorta d’accoglienza, d’offerta, e non una forma esclusiva, di contrapposizione: vallo a spiegare a certa gente.
Accorpiamo due settimane circa, perché l’attività scenica (ahinoi) scarseggia in questi giorni, ma vi risparmiamo il solito pippone sul fatto che il teatro non dovrebbe fermarsi mai. Occhio al Calendazzo, per consigli che dribbleranno il più possibile gli eventi “finti” (a nostro giudizio) di San Silvestro.
Lucca e provincia – Blake, Joyce, l’economia per Castello-Cosentino e una Medea da vedere
Tra le poche iniziative offerte dalla provincia di Lucca, menzione d’onore per Valdottavo, dal momento che, già sabato 23, il Teatro Colombo ospita Blake Eternallife Show (l’abbiamo consigliazzato la volta scorsa), e giovedì 28 presenta Molly e Marion. Il sottotitolo recita «soliloquio liberamente tratto da Ulisse di James Joyce»: si tratta di un lavoro a due che vede in scena Simona Generali, interprete e regista, affiancata da Lara Panicucci, al clarinetto. Musiche e luci sono di Silvio Bernardi, per un progetto di cui ci piacerebbe senz’altro potervi parlare: «Molly siamo noi, noi donne, tutte noi, che sorridono alla vita, che sognano un incantesimo, che immaginano lidi dorati e emozioni inaspettate». Chissà.
La sera successiva, venerdì 29, grande festa di fine anno in quel di Porcari: la fine del 2017 è salutata da SPAM! con la riproposizione del gustosissimo Trattato di economia di Roberto Castello e Andrea Cosentino, unitamente a una cena africana e al concerto highlife (qualsiasi cosa significhi) da parte degli African Perfect Harmony (gruppo formato da undici richiedenti asilo provenienti da vari paesi africani) affiancati dalla sezione fiati della Scuola Civica di Capannori. Occhio agli orari: lo spettacolo è alle 19 (presso l’Auditorium Vincenzo da Massa Carrara), la cena alle 20.30 a SPAM!, così come il concerto, previsto per le 21.30. Verosimilmente, ci saremo. A proposito, su Trattato, abbiamo scritto e riscritto, pure fuori da queste colonne.
Passato Capodanno, l’unica occasione in provincia resta l’interessante MedeAssolo, protagonista un’attrice del calibro di Valentina Banci (di recente impegnata nel Quartett diretto da Roberto Latini). Le note sull’allestimento sono minime, e questo ci piace, ma ancor più ci attira la foto di scena, con l’artista dietro i tamburi di una batteria. Probabilmente, mercoledì 3 a Seravezza ci saremo.
Pisa e provincia (e pure Pistoia) – Scrooge, Shakespeare e l’Est Europa di Kaemmerle
Tris di repliche per il musical Scrooge. Il canto di Natale, debuttato in questi giorni a Cascine di Buti: la sera di Natale, nel senso del 25, si replica al Francesco di Bartolo, mentre intorno a Befana, sabato 6 e domenica 7, lo spettacolo si sposta al Verdi, quello di Casciana Terme.
Prima di allora, nello stesso spazio, segnaliamo RG. La lacrimosa storia di Romeo e Giulietta, allestimento curato da Loris Seghizzi per Scenica Frammenti, atteso per la sera di venerdì 29.
Occhio all’interessante doppietta bientinese di Andrea Kaemmerle, il quale, da teatrante vero e piuttosto pratico, sa benissimo che non si può mai andare in ferie (più o meno): il Teatro delle Sfide ospiterà, così, giovedì 28, l’invitantissimo Hostaria Hrbal, un viaggio alla scoperta di un autore affascinante quale Bohumil Hrabal. Nato a Brno, ma spostatosi a Praga, Hrabal è una delle voci più cristalline, intelligenti e argute della letteratura est-europea novecentesca: supportato da Francesco Bianchi e Marco Fiorentini, Kaemmerle scorterà gli spettatori in uno dei suoi bellissimi viaggi scenici.
E nello stesso spazio avrà luogo anche la festa teatrale di San Silvestro per l’occasione intitolata Ogni fuga è un’arte, con la fedelissima Raskornica Orchestra: serata di canti, di brindisi e musica balcanica. Praticamente, una certezza.
Oltreconfine – Malvaldi, Drusilla e Carmen (ma non solo)
Intenso, ma non è un novità, il periodo festivo a Firenze. Fuori da esso, segnaliamo solo il caso di Massa: il Teatro Guglielmi è stato chiuso dai vigili del fuoco, ma le ragioni devono essere ancora chiarite. Inutile dire che la mente è corsa subito al caso di Carrara, giacché pure il Teatro Animosi è sigillato. In ogni caso, il venerdì 29 dicembre, saranno in scena Gli Omini con il bello (e adattissimo, dato il periodo) L’asta del Santo, a Massa, appunto, ma presso il Teatro dei Servi.
Non sorprende, in senso positivissimo, il Teatro di Rifredi, da questo punto di vista un esempio da anni: ecco, in prima nazionale, La briscola in cinque, dall’omonimo libro di Marco Malvaldi. Debutto per giovedì 29, repliche sino a domenica 7, con l’esclusione di 2 e 3 gennaio, per far giustamente, rifiatare gli attori. Non amiamo l’autore pisano, ma immaginiamo che la regia di Andrea Bruno Savelli, sulla riduzione di Angelo Savelli, possa tradurre bene lo spiritaccio che anima questa sorta di giallo consumato sulla costa toscana. Siamo tentati.
Segnaliamo anche Mariti e mogli, da Woody Allen, con Monica Guerritore e Francesca Reggiani, alla Pergola, dal 27 dicembre al 2 gennaio (riposo l’1).
Ultima dritta, tutta operistica: il giorno dopo l’Epifania, domenica 7 gennaio, prima assoluta per la Carmen di Bizet al Nuovo Teatro dell’Opera: sul podio, Ryan McAdams, ma, per quanto ci riguarda, l’interesse va alla regia di Leo Muscato, validissimo artista di cui abbiamo visto numerosi lavori, a volte molto belli a volte, per noi, meno convincenti. L’idea di assistere a uno dei massimi esempi di Opéra-comique ci stuzzica assai.
E con questo è tutto. Buone feste, ma non illudetevi che il 2018 possa essere migliore del 2017: ricordatevi il Leopardi del Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggere.
Alé!