Massimiliano Civica al Funaro di Pistoia

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Riceviamo e pubblichiamo:

Il Premio Ubu alla Regia 2015 Massimiliano Civica al Funaro di Pistoia: dall’1 aprile un laboratorio di diciotto giorni, la lezione spettacolo su Eduardo De Filippo e l’incontro dedicato al saggio di Nicola Chiaromonte “Scritti sul teatro” per “Scusate il ritardo. Libri usciti ieri che leggeremo anche domani”.

Venerdì 8 aprile, alle 21 Massimiliano Civica presenta Parole ‘mbrugliate, lezione-spettacolo su Eduardo De Filippo. Regista tra i più apprezzati, a teatro, in Italia,  negli anni, recentemente insignito del Premio Ubu 2015 alla Regia per lo spettacolo “Alcesti”, Civica, negli recentemente è anche stato fra le voci più attive nel dibattito attorno al decreto ministeriale sul teatro del 1° luglio 2014, che ha apportato significativi cambiamenti nel sistema di erogazione dei contributi pubblici al settore.

“Parole ‘mbrugliate” è un viaggio divertente e senza speranze nel “gomitolo imbrogliato” dell’arte di Eduardo. Durante la serata Civica introdurrà il pubblico alla vita del grande maestro napoletano attraverso aneddoti, storie, detti memorabili. Leo De Berardinis amava ripetere: “C’è una sola tradizione, ed è la tradizione del nuovo”. Eduardo è tradizione del nuovo, un uomo che impara da suo padre Scarpetta a spingere tutte le pratiche spettacolari ricevute in dono dal passato verso il futuro.  Di Eduardo è stato fatto un monumento, mentre lui era un uomo con una “forte nostalgia del futuro”. Un ricercatore indomito, crudele e sempre pronto a buttare via tutto quello che aveva accumulato per la ricerca di qualcosa di vivo. È da questo Eduardo che è bene ripartire. Il Maestro qualche anno prima di morire dichiarò che voleva lasciare dietro di se “Tutto ‘mbrugliato”, ovvero tutto confuso, non ricostruibile in una prospettiva di biografia storica. Eduardo era convinto che contassero sole le opere, non la vita personale dei loro creatori. Non voleva essere santificato e “monumentalizzato”, voleva lasciare solo un punto da cui i giovani potessero ri-partire per conto loro. Questa lezione –spettacolo vuole mettere in evidenza, con leggerezza quel punto. Ingresso € 10, ridotti € 9 e € 8.

Massimiliano Civica sarà al Funaro anche per tenere il workshop professionale per attori, previsto dall’1 al 18 aprile, dal titolo “Il mestiere della recitazione”. Il progetto è realizzato nell’ambito del Bando formazione, Studio e Ricerca del settore Audiovisivo 2016 promosso da NUOVOIMAIE che mira a favorire le categorie indigenti e ragazze madri e ha avuto un grande successo: oltre centocinquanta le domande pervenute tra cui sono state scelte sedici persone, otto uomini e otto donne. Dice Civica a proposito di questo laboratorio: “C’è confusione intorno all’arte dell’attore. Sembra che tutto si riduca a due concetti tanto diffusi quanto generici: “sensibilità” ed “energia”. Non c’è niente di male nel dire che un attore debba avere sensibilità ed energia, ma questo non aiuta a circoscrivere il suo campo d’azione. Attraverso improvvisazioni, esercizi e giochi, i partecipanti prenderanno coscienza del proprio personale e unico strumento e del modo in cui questo giustifica, incarna e fa “accadere” l’evento della recitazione. L’attore è sia strumento che strumentista, è insieme il creatore e il materiale stesso della propria creazione. Ogni vero attore è per forza di cose anche un autore.”

Ultimo appuntamento con Massimiliano Civica sarà quello di giovedì 14 aprile sul saggio “Scritti sul teatro”,  di Nicola Chiaromonte, intellettuale che si è distinto per una visione orientata sul concetto di “teatro per il teatro”, analizzando lucidamente il valore di questa arte a prescindere da ogni connotazione politica o sociale. L’incontro fa parte del progetto legato al mondo dei libri, a cura di Massimiliano Barbini, “Scusate il ritardo. Libri usciti ieri che leggeremo anche domani”  che mira alla diffusione di testi di valore ingiustamente “ a rischio estinzione”.  Autori e artisti sono invitati a presentare opere a loro care per favorirne la diffusione (e magari la ristampa!). Nicola Chiaromonte, del quale si leggono qui essenziali scritti sul teatro, è forse ancora, per piú di un verso, una figura da scoprire. Giovanissimo studente di legge a Roma, nel 1925 era già deciso antifascista, fu critico e saggista, partecipò alla guerra civile in Spagna, fuggì  in Algeria e Marocco e poi a New York. Nel 1953 tornò in patria, fondò e diresse per tredici anni, con Ignazio Silone, la rivista «Tempo Presente», fu critico drammatico del «Mondo» di Pannunzio (1953-66), poi dell’«Espresso», dal 1968 alla morte. In vita, Chiaromonte non pubblicò che due raccolte di saggi: La situazione drammatica (1959) e Credere e non credere (1971), tradotti anche in inglese e in tedesco. Una gran parte del pensiero di Chiaromonte vede la luce solo ora, e il presente volume è un asse della sua opera postuma.

il Funaro Centro Culturale
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Ufficio stampa
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