Settimana di passione: non state a pensar male, maniaci che non siete altro, parliamo della Passione per eccellenza. Per tradizione, il teatro nei giorni prepasquali tende al rallentamento, ma, a ben vedere, il Calendazzo è tutt’altro che sgombro.
Comunque, puntata doppia di consigli (sino a domenica 8 aprile, appunto): per una settimana, così, ci riposeremo (falso).
Pisa e provincia – Poesia, storie (sacre ma non solo) e risate
Rapidi, andiamo nel pisano: lunedì 26, in quel di Buti (al Teatro Francesco di Bartolo), due artisti amatissimi dagli arlecchini quali Marco Sgrosso ed Elena Bucci saranno impegnati in Il paradiso perduto, il paradiso ritrovato. Si parte da John Milton per arrivare… chissà dove. Le belle bandiere, nome scientemente pasoliniano, è una delle formazioni più interessanti del panorama nazionale e sarà interessante capire, anzi sentire, le piegature sceniche di uno dei capolavori della poesia anglosassone, e non solo.
Si attiene al periodo la proposta che, giovedì 29, La Città del Teatro di Cascina offre al suo pubblico: ritorna in scena per Nicola Fanucchi e Piero Perelli con Secondo Marco di cui abbiamo già scritto e detto in precedenza.
La sera dopo, venerdì, se ne infischiano della vigilia nera a Lari: il Teatro Comunale, infatti, vedrà in scena La sposa e la cavalla – Mezz’ora di guai, due testi di Franco Seghizzi per la parte di cartellone dedicata alla farsa. Interessante.
Si salta alla settimana successiva: giovedì 5, a Pisa (Cinema Teatro Lux), per il festival TeatrOff – Pink is the new black, ecco Cajka7050 di Alessandro Brucioni, protagonista Alice Bachi. Un salto nella storia, russa e mondiale, con Valentina Tereshkova, prima donna ad orbitare intorno al pianeta, nel 1960. Chissà.
Tris d’appuntamenti per venerdì 6: a Cascina (La città del teatro), Le memorie di un pazzo, adattamento di Roberto Lerici da Nikolaj Vasilevič Gogol’, protagonista Andrea Buscemi; a Pomarance (Teatro dei Coraggiosi), il sempre interessantissimo (e divertente) Andrea Cosentino vestirà abiti muliebri per scortare il pubblico a Lourdes (ve ne parlammo pure, all’esordio, qui); infine, a Lari (Teatro Comunale), Io parto di e con Elena Colombo, altra storia femminile d’un viaggio «nel mondo della gravidanza». Ancora: «Lo spettacolo nasce dal desiderio di riportare l’evento della nascita in una dimensione di narrazione collettiva ed è frutto di un lungo lavoro di ricerca ed elaborazione di storie personali e racconti di altre donne, madri e ostetriche, portatrici di un’idea di nascita nuova e antica al tempo stesso».
Comicità all’inglese, invece, sabato 7, a Bientina: il Teatro delle Sfide diventerà, per una sera, british, allorquando Arnaldo Mangini si cimenterà con un gigante della comicità come Rowan Atkinson, nello spettacolo-omaggio dal titolo Mr. Bean. Personalmente, non ci siamo mai appassionati a questa sorta di Buster Keaton fuori tempo massimo, ma, senz’altro, la trasposizione scenica d’un simile personaggio ci pare operazione piuttosto interessante e tutt’altro che banale. Da vedere.
Lucca e provincia – Tonache, bar e storie di donne
Meno densa la quindici-giorni lucchese: martedì 27, Lucca (Teatro del Giglio, ovviamente) omaggia la figura di Don Milani e, al contempo, l’avvicinarsi della più importante festa cristiana. In scena, il bravissimo Alex Cendron affiancato da gran parte di Arca Azzurra Teatro, una delle compagnie che più amiamo, e non da ieri: Vangelo secondo Lorenzo, testo di Laura Perini e Leo Muscato per la regia di quest’ultimo, è la messinscena della parabola (il termine cade a fagiolo) di un religioso militante che ha segnato una pagina della storia italiana. Ne abbiamo scritto, tutt’altro che convinti dal risultato, però esercitando, nella più squisita e doverosa onestà intellettuale, il diritto di critica. Andateci, magari ci date torto, magari no.
Non è finita: lo spettacolo, la settimana successiva, si sposta a Prato (Teatro Metastasio) da mercoledì 4 a domenica 8.
Chiusura di stagione, sabato 7, a Bagni di Lucca (Teatro Accademico): reduce dalla partecipazione al Festival di Sanremo, Lorenzo Baglioni sarà protagonista del benniano I racconti del bar Sport. Di questo giovane artista molti stanno parlando bene; di certo il talento c’è, così come il nuovo album, Bella, prof!, e il relativo tour, iniziato a Firenze lo scorso mercoledì. A chi scrive, francamente, né la hit Il congiuntivo né, tantomeno, la prospettiva del “pop didattico” riesce a convincere, ma è un problema nostro.
Chiusura di stagione anche a Pietrasanta con Uno Nessuno e Centomila con Enrico Lo Verso per l’adattamento e la regia di Alessandra Pizzi, in scena questo giovedì 29 marzo presso il Teatro Comunale. Lo spettacolo era già stato ospitato in terra versiliese proprio la scorsa estate, così, nel caso, qualche autoctono se lo fosse perso potrà provvedere.
Doppio appuntamento al femminile, domenica 8, tra Lucca e Camaiore: rispettivamente, nello spazio Fuoricentro, altro appuntamento marchiato TeatrOff – Pink si the new black con Caterina Paolinelli e il suo Uragano, assolo scenico debuttato la scorsa stagione al Colombo di Valdottavo; al Teatro dell’Olivo, ecco invece Amanda Sandrelli in Vivo in una giungla, dormo sulle spine, scritto e diretto da Laura Sicignano, regista e autrice di cui abbiamo sentito parlare molto bene, ma di cui, ancora, non abbiamo potuto vedere niente. Insomma, ve l’abbiamo detto.
Oltre – Tanta, ma tanta, roba, tra Firenze e Prato
Tre repliche ancora, tra lunedì e giovedì (martedì riposo) a Firenze (Teatro della Pergola) per Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio, impegnati con Delitto/Castigo, tra regia (il primo) e interpretazione (entrambi). Spettacolo che ci incuriosirebbe, ma che sicuramente mancheremo, a meno che un arlecchino gigliato non voglia vederlo per noi (e per voi).
Stesso spiaggia, stesso mare, da martedì 3 a domenica 8 sarà possibile vedere la versione di Otello firmata da Elio De Capitani e prodotta, ovviamente, dal Teatro dell’Elfo. Quarto confronto col Bardo per il regista e attore lombardo, dopo il Sogno, Amleto e Il mercante di Venezia, nel tentativo di risalire al cuore della drammaturgia scespiriana. Ci piacerebbe vederlo.
Grande attesa per giovedì 29, in occasione del nuovo lavoro da parte di Cristian Ceresoli e Silvia Gallerano: a Pistoia, presso Il Funaro, anteprima di Happy Hour. Il testo è dell’autore del censuratissimo (risate, dato che lo dicono loro: hanno totalizzato cinquecento repliche) La merda, la regia di Simon Boberg e, al fianco dell’attrice, ci sarà Stefano Cenci. Non ne sappiamo nulla, ma, per restare in tema segnaliamo l’elegantissima locandina che si sono inventati a Roma per il ritorno in scena del censuratissimo spettacolo (qui a lato): che dire? La classe non è acqua ragia (fossimo donne, MAI vorremmo avere le palle, ma che volete farci…) ed è un peccato che l’Arlecchino abbia sospeso la mitica rubrica sulle affissioni. Chissà, potremmo chiedergli un’una tantum.
Tempo di debutti anche a Prato, al Teatro Fabbrichino; da martedì 27 a venerdì 30, prime repliche assolute per Gioia, produzione che vede uniti Metastasio e Teatro Metropopolare. Il sottotitolo recita via crucis per simulacri, e si tratta di un lavoro scritto, diretto e interpretato da Livia Gionfrida, artista sicula da tempo trasferitasi in Toscana: al centro del monologo, «una storia d’amore senza tempo tra una madre e un figlio difficile, una storia che ha per protagonisti gli ultimi, i calpestati».
Per martedì 27, segnaliamo anche il ritorno in Toscana di Babilonia Teatri, compagnia di cui abbiamo più volte parlato: il loro Paradiso, a inaugurare la rassegna Carrara Contemporanea (quattro appuntamenti, contando quelli del 18 aprile, 8 e 23 maggio). Peccato che la sala sia sempre quella del Garibaldi e che il Teatro degli Animosi sia ancora chiuso.
Si chiude anche a Pistoia: sabato 7 il Manzoni saluta il suo affezionato (e numeroso) pubblico ospitando I Sacchi di Sabbia e i loro divertentissimi Dialoghi degli Dei, frutto della collaborazione con Massimiliano Civica. Visto qualche tempo fa in Veneto, di questo lavoro vi parleremo presto, ma possiamo anticiparvi che vale la pena, senza dubbio.
Chiudiamo, quindi, con il melodramma e l’alternanza, al Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, tra Alceste, libretto di Ranieri de’ Calzabigi, partitura di Christoph Willibald Gluck, direzione di Federico Maria Sardelli e regia di Pier Luigi Pizzi (due repliche: mercoledì 28, venerdì 30), e Il Barbiere di Siviglia (una sola replica, giovedì 29), direttore Giuseppe Grazioli e regista Damiano Michieletto (di lui abbiamo recentemente parlato).
Buona Pasqua, per chi ci crede.
E andate a teatro.