Eccolo maggio, a recar con sé pecorino, fave, giornate lunghe e… poco teatro. O, meglio, diverso. Senz’altro, il Calendazzo è tutt’altro che congestionato, benché, cercando cercando, buone occasioni vi siano ugualmente, in attesa delle arene estive, come cantava Battiato.
Partiamo da Prato, giacché, da venerdì a domenica al Teatro Magnolfi, prosegue il focus d’autore, anzi d’attore, dedicato a Sandro Lombardi. Certo, è impossibile “separare” l’artista di Poppi da Federico Tiezzi, peraltro regista delle varie letture componenti i Tre lai in programma, vale a dire Cleopatràs, Erodiàs e, infine, Mater Strangosciàs, testi tutti frutto della penna di Giovanni Testori, autore ben frequentato dai due teatranti in questione.
Grande appuntamento, venerdì e sabato, a Pistoia: Il Funaro ospita la prima assoluta, per quanto concerne l’Italia, di Henry. Memorie teatrali dall’oltretomba. Si tratta di un lavoro da parte di The Blind Summit Theatre, guidato da Mark Down, gruppo tra i più interessanti della scena internazionale di teatro di figura.
In questo caso, protagonista sarà Henry, un brutto pupazzo, accanito fumatore, voce roca e parole taglienti, padre del suo “animatore”, lo stesso Mark Down, seduto al suo fianco, nei panni di Luke Chesse, il più grande marionettista del mondo. È questi a riportare in vita, per una sola notte in forma di puppet, il padre, per raccontare la storia della propria carriera e del loro tragico allontanamento: una notte per fare i conti e per fare ammenda.
Come dire: il teatro dei pupazzi non è (mai) solo per bambini. Da vedere assolutamente.
Nel frattanto, a Firenze, riecco Fabbrica Europa, il festival di performance e danza contemporanea, appuntamento ormai attesissimo della primavera lungo l’Arno.
Ancora incerti se includerne il programma nel Calendazzo, intanto vi segnaliamo i primi appuntamenti specificatamente teatrali o coreutici, a partire dalla versione rumena di Winter (autore il norvegese Jon Fosse, noi ne vedemmo la versione italiana diretta da Oskaras Koršunovas), Iarna, del gruppo Teatrul Nottara (Stazione Leopolda, da venerdì a domenica), ma pure Anna Till, coreografa e danzatrice tedesca, Martina Francone, coreografa e danzatrice italiana, e Dalibor Kocian, compositore e musicista slovacco, impegnati in Artina&Onno. Lost in creation (sabato e domenica, ex Scuderie Cascine), nonché il performer Wim Vandekeybus con Go figure out yourself (sabato, Stazione Leopolda) e, infine, Re-Mark, creazione site specific di danza e multimedia del coreografo di origini tibetane Sang Jijia, anche questo alla Stazione Leopolda, sabato e domenica. Controllate gli orari.
Ah, giusto… Last but not least, dobbiamo dirvi anche di La merda, giacché il censuratissimo (lo dicono gli stessi artisti, ovviamente) spettacolo che conta solamente centinaia di repliche in tutto il mondo (se non fosse stato censurato, adesso sarebbe in tournée dalle parti di Alfa Centauri) giunge nuovamente a Firenze, presso il Teatro di Rifredi che saluta, in tal modo, il pubblico per la stagione 2017-2018. Nelle serate di venerdì e sabato, chi ancora non avesse visto l’allestimento, o chi avesse voglia di rivederlo ancora, può esaudire il desiderio. Noi, lungi dal voler farci annoverare tra i possibili censori (ci limitiamo al ruolo, talvolta ingrato, di re-censori), ve l’abbiamo detto.
Buone visioni, in ogni caso.