Ed estivo languore sia: senza menar troppo il can per l’aia, accorpiamo ben tre settimane in una, senza nessuna pretesa d’essere esaurienti e rimandando ai puntuali Strombazzi e al caleidoscopico Calendazzo l’integrazione circa spettacoli, performance e novità particolari. Ecco dunque qualche dritta teatrale per i prossimi giorni, raccomandandovi di voler bene all’Arlecchino, che tornerà alla grande a partire dal 5 settembre. Ad maiora!
Oltre confine − Sino a sabato 20 agosto, ancora Macbeth al Passo della Futa (FI)
Tra Toscana ed Emilia-Romagna, anzi, nella Romagna toscana, peculiare enclave linguistica altra da secoli sotto il controllo fiorentino, sorge il Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa, che ospita, ancora per altre cinque repliche, Macbeth essere (e) tempo, dal celebre testo di William Shakespeare.
Drammaturgia e regia sono di Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni, anima e cuore di Archivio Zeta, consacrata realtà del nostro teatro di ricerca. Per la prima volta alle prese col Bardo, gli artisti decidono di indagare le radici dell’azione “tragica e criminale” che attraversa la sua tragedia più breve e lancinante. Il cast promette bene: Stefano Braschi, Francesco Fedele, Carolina Giudice, Antonia Guidotti, Elio Guidotti, Gianluca Guidotti, Ciro Masella, Giuditta Mingucci, Alfredo Puccetti, Enrica Sangiovanni e la partecipazione straordinaria di Oscar. Ci siamo stati e ve ne parleremo. Per adesso, vi diciamo che è necessaria la prenotazione e che lo spettacolo si terrà tutti i giorni alle ore 18.
Mercoledì 17 agosto − Malacarne, la storia di Peppino Impastato a Lari (PI)
Ne abbiamo parlato già nella scorsa puntata dei consigliazzi: nella generalizzata vacanza estiva del teatro italiano (non vale per tutti: ci sono attori che non smettono mai di lavorare, ma il macrofenomeno è questo), sono spesso le feste popolari, in special modo quelle di tipo politico, a ospitare spettacoli teatrali, solitamente “a tesi”. A dire il vero, per vari motivi (storici, culturali, di “tradizione”), si tratta di manifestazioni di sinistra: così era per “Partigiani sempre” e così è per la “Festa rossa” di Lari che, in un programma vieppiù consacrato alla musica, include Malacarne. Peppino Impastato, Amore Noi Ne Avremo, spettacolo della compagnia Teatro delle Condizioni Avverse, con Andrea Maurizi e Consuelo Cagnati (responsabile della regia). L’allestimento racconta la storia di Peppino Impastato, giornalista e attivista siculo, uno dei più esemplari simboli della lotta alla mafia, ucciso il 9 maggio 1978. Non escludiamo che qualche arlecchino in zona non vada a vedere.
Dal 23 agosto − Le Utopie, di Andrea Kaemmerle (e non solo), in provincia di Pisa
Dopo una brevissima pausa, torna in pista Andrea Kaemmerle che, in quel di Santa Maria a Monte, nella cornice “intima” della Rocca, riprende uno spettacolo già proposto nella passata edizione della “sua” Utopia del Buongusto, vale a dire Odore di mare, ispirato alle pagine di due grandi autori strettamente legati all’acqua salata come Àlvaro Mutis e Jean Claud Izzo. I fortunati sessanta spettatori potranno “vedere” le bellezze di Marsiglia, le gioie e i dolori di chi vive (o che vorrebbe vivere) per mare e molto, molto altro: da martedì 23 a venerdì 26.
Nella stessa sera di venerdì, sempre in provincia di Pisa, ma a Larderello, un appuntamento particolare con un genere di spettacolo che abbiamo dimostrato di apprezzare: in scena, Circo Extraordinario, realizzazione del gruppo Magdaclan, con i performere Alessandro Maida, Daniele Sorisi, Davide De Bardi, Elena Bosco, Giorgia Russo, Giulio Lanfranco, Tommaso Panagrosso. Chissà che un arlecchino non vada.
E, ancora, sabato 27, sempre per “Utopia”, sarà la volta del livornese Michele Crestacci, il quale, nella piazzetta della chiesa di Montecastello (PI), racconterà la storia di un suo illustre concittadino, forse il più celebre, Amedeo Modigliani e, grazie a lui, proverà a illustrare le peculiarità di una città intera, che verso i suoi figli più celebri è spesso animata da sentimenti controversi. La drammaturgia di Modigliani è dello stesso Crestacci, che ha lavorato a quattro mani con Alessandro Brucioni, regista. Produzione mo-wan teatro. Ci piacerebbe vederlo.
La settimana successiva, ancora due appuntamenti utopici: mercoledì 31 agosto, a Casale Marittimo, in scena il godibilissimo (leggetevi lo sguardazzo di Sara Casini) I due corsari, con Fabrizio Checcacci, Fabio Fantini e Giacomo Ferrari a rievocare, con gusto e umorismo, le scorribande in coppia di Giorio Gaber ed Enzo Jannacci. Un tuffo nella musica e nell’umorismo di due grandi interpreti della nostra storia. D’altro tenore, infine, l’allestimento che si terrà a Crespina, la sera di sabato 3 settembre: In religioso silenzio, con Alberto Ierardi e Giorgio Vierda, spettacolo vincitore del festival Strabismi 2015 e del To-Fringe 2016. Si racconta la storia di Tito e Dodo, due disoccupati cronici del nostro tempo, che, per sopravvivere e non rimanere un altro giorno senza impiego, decidono di rubare la salma di Cristo dal sepolcro. Lo vedremmo volentieri.
Giovedì 18 agosto − Silvia Pasello, e qualche arlecchino, a Seravezza per IF Prana
Chiudiamo segnalando non uno spettacolo, bensì un incontro aperto al pubblico cui parteciperà un piccolo, tenace manipolo di arlecchini in libera uscita: a Seravezza, presso le Scuderie Granducali, da tempo la compagna IF Prana, grazie al sostegno del Comune di Seravezza e di Fondazione Terre Medicee, organizza laboratori con artisti e autori, spesso offrendo residenze artistiche per nuovi lavori scenici. Risale a un’iniziativa del genere pure il questionazzo di Stefano Massini, pubblicato qualche mese fa. In questi giorni, al fresco dell’Alta Versilia, si trova Silvia Pasello, importante interprete da tempo legata a Pontedera Teatro e protagonista di Lear (recensito su questi schermi), al lavoro sul testo Les Lieux di Marguerite Duras assieme alle più giovani colleghe Maria Bacci Pasello, Caterina Simonelli (regista e attrice di IF Prana) e Silvia Tufano. Nel pomeriggio di giovedì 18 agosto (alle 18, per la precisione), si terrà un incontro con il pubblico per parlare di questo nuovo lavoro e, ovviamente, di teatro in generale: a impreziosire ancor più l’occasione, diciamo così, la partecipazione all’iniziativa d’un gagliardo manipolo arlecchino, formato da Andrea Balestri, Francesca Cecconi e Sara Casini. Sarà bellissimo.
A settembre!